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IL PARTITO DEMOCRATICO HA PRESENTATO QUESTA MATTINA IL PERCORSO PER COSTRUIRE LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL SINDACO PICCITTO E DELLA GIUNTA MUNICIPALE DI RAGUSA
19 Gen 2017 14:56
I consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede provinciale del Partito Democratico, hanno illustrato, alla presenza dei rappresentanti dei circoli Pippo Tumino (di cui è segretario Gianni Lauretta) e Rinascita Dem (di cui è segretario Tony Francone) e del portavoce di entrambi i circoli, Peppe Calabrese, il percorso che intendono portare avanti per costruire la mozione di sfiducia per la presentazione della quale sono tecnicamente necessarie dodici firme. “Anche se alcuni consiglieri hanno già dichiarato pubblicamente le loro perplessità in merito alla mozione di sfiducia – sottolineano i consiglieri del Pd – noi abbiamo girato a tutti i rappresentanti dell’opposizione l’ordine del giorno già inviato alla presidenza del Consiglio a fine novembre. Siamo pronti a ritirarlo se c’è la volontà di presentare una mozione di sfiducia (che sappiamo essere corredata di almeno 12 firme mentre noi ne auspichiamo 14 se non 15). La base di partenza è, dunque, un ordine del giorno il cui testo potrebbe e dovrebbe essere corredato dagli ultimi fatti avvenuti in Consiglio comunale a fine dicembre anche con le critiche poste in essere sia nel metodo che nel merito sulle variazioni di bilancio. Stiamo parlando, perciò, di una bozza pronta ad essere emendata, modificata, cassata o altro. Ribadiamo la disponibilità di verificare quale il percorso più opportuno. Il Pd è pronto al confronto”.
Questo il testo dell’odg che costituirà la base di partenza per costruire la mozione di sfiducia.
Al Presidente del Consiglio Comunale A. Tringali
Al Segretario dott. Vito Scalogna
ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: COSTRUIAMO UNA MOZIONE DI SFIDUCIA
I sottoscritti Mario D’Asta e Mario Chiavola
in qualità di consiglieri comunali del Comune di Ragusa
PREMESSO CHE
-l’operato del sindaco Piccitto in questi tre anni e mezzo si è caratterizzato per gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche;
-lo stato di abbandono in cui versa il nostro Comune è un dato di fatto incontrovertibile;
-che balza immediatamente agli occhi come l’attività politico amministrativa è pesantemente e irrimediabilmente ingessata, che l’operato dell’Amministrazione non riesce oramai a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini, anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione;
-la gestione finanziaria ha palesemente violato il vincolo di contenimento della spesa corrente e anzi ha visto l’incremento della spesa corrente ed in particolare del costo del personale senza alcun miglioramento dei servizi resi ai cittadini, modificando la struttura organizzativa dell’ente con l’aumento dei settori creando una struttura organizzativa farraginosa ed antieconomica. Prova ne è il fatto che gli atti fondamentali della vita amministrativa dell’ente (bilanci di previsione e conto consuntivo) non sono stati prodotti ed adottati nei tempi prescritti dalla legge con conseguente nomina del Commissario Regionale ad acta ed aggravio di spesa a carico dei cittadini, inaccettabili e ingiustificabili avendo nominato dirigenti ed esperti di tutte le materie a supporto dell’azione amministrativa che poi di fatto nulla produce degli atti programmatici fondamentali;
-che l’innalzamento smisurato della pressione fiscale non ha prodotto dei corrispettivi servizi sociali, ne è la prova il taglio di questi ultimi giorni dei servizi a diverse associazioni onlus;
-che all’ingresso di ingenti e straordinarie somme provenienti dalle royalties, sessanta milioni di euro circa, non è corrisposta una città evidentemente cambiata nella sua prospettiva sociale, culturale ed economica. Che i proventi derivanti dalle royalties sono stati utilizzati in barba alla legge regionale che prevede l’utilizzo non nelle spese correnti ma in investimenti;
-che in campagna elettorale avevano promesso di ridurre i costi della politica e invece sono aumentati i dirigenti, i consulenti e gli esperti pagati dalla presente amministrazione grillina;
-che le scelte in materia di politiche tributarie, vale a dire le tasse “alle stelle” sembrano consegnarci un Comune in dissesto, quando questo invece non lo era prima dell’insediamento della Sindacatura Piccitto, nè durante, e non lo è neppure ora. Aumento di tasse che sta piegando le attività economico-produttive e le famiglie ragusane;
-che la maggior parte delle opere pubbliche inserite negli elenchi annuali del piano annuale delle opere pubbliche non sono state nè realizzate nè avviate;
-che la revisione del P.R.G. viene compiuta senza una chiara impostazione programmatica, in clamoroso ritardo rispetto ad una scadenza ampiamente
prevedibile, con diffide su diffide da parte della Regione, generando la decadenza dei vincoli e un sostanziale blocco di molte attività legate alla programmazione urbanistica, sia privata che pubblica;
-che la mancanza di programmazione in campo socio-economico ha portato il comune di Ragusa ad essere fuori da tutte le più importanti linee di progettazione legate ai fondi europei;
DATO
-che diversi consiglieri comunali pentastellati si sono dimessi dal Consiglio Comunale in dissenso alle scelte dell’amministrazione attuale;
-che la frammentazione del quadro politico rispecchiata dalle continue assenze dei consiglieri comunali, con la costante assenza del numero legale, tenuto spesso dalle opposizioni, e non ultimo, le gravi dichiarazioni pubbliche da parte di diversi consiglieri grillini, dimostrano dissapori e non più unità di intenti tra il gruppo consiliare penta stellato e la compagine amministrativa;
-che diversi consiglieri pentastellati paventano di passare nel gruppo misto;
-che l’incapacità, da parte del gruppo consiliare penta stellato, di deliberare atti testimonia in modo chiaro, inequivocabile ed incontrovertibile la dissoluzione del vincolo fiduciario che ha legato i consiglieri al Sindaco al momento dell’elezione, essendosi ormai consolidato un chiaro e diverso orientamento politico tra sindaco e maggioranza.
Considerato
-che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad un così grave degrado senza farsi complice di una inaccettabile inerzia delle Istituzioni, tutto a danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale;
RITENUTO
-che il numero legale non è più tenuto da una gruppo consiliare, quello grillino, che numericamente non esiste più nella sua composizione iniziale, gruppo che risulta diviso anche nelle votazioni, gruppo lacerato al suo interno e che non può più consentire una tenuta stabile per il buon governo della città;
– Che i sottoscritti sono stati eletti per fare opposizione ad una maggioranza che, de facto, non esiste più, e non condividono né nel merito, né nel metodo le linee guide di una politica inesistente , quella grillina;
-i consigli sempre meno frequenti sono figli di una politica, quella grillina, che ormai è arrivata al capolinea;
-che i sottoscritti non sono interessati alla poltrona, come strumento di potere e rappresentanza vano, ma ritengono il seggio del consiglio comunale utile per un vero cambiamento nella città, cambiamento che stentano a vedere, data la paralisi politico-amministrativa attuale;
-che gli stessi non sono attaccati alla poltrona e che, coerentemente a quanto dichiarato in consiglio comunale e sulla stampa con note di merito critiche, sono pronti ad andare a casa per liberare la città da un governo annichilito, senza prospettiva e senza futuro, dati questi tre anni e mezzo di scelte che riteniamo senza idealità, contenuti, idee e progetti seri;
Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato, i sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i cittadini Ragusani e consci dell’impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato, stante l’aggravarsi delle difficoltà riscontrate nel gruppo di maggioranza
METTONO AI VOTI
l’opportunità di costruire un percorso che possa portare alla alla formulazione di una mozione di sfiducia al sindaco Piccitto e all’amministrazione grillina tutta
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