IL PARCHEGGIO DI PIAZZA DEL POPOLO E’ LA NUOVA TAPPA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL CENTRO-SINISTRA

«Innanzi tutto voglio tranquillizzare la città chiarendo che oggi non siamo abusivi e non intendiamo entrare dentro il cantiere, anche se, sarebbe questo l’unico modo per vedere che fine abbia fatto il parcheggio per il quale tanti soldi sono stati spesi in questi anni». Inizia così, il candidato sindaco Sergio Guastella, la nuova tappa delle conferenze stampa en plein air indette dalla coalizione di centro-sinistra formata dal Pd, IdV, Sel e numerose liste civiche. Tema della giornata: lo stato delle opere pubbliche a Ragusa.

«Siamo qui – continua Guastella – per evidenziare ancora una volta un modo di fare politica, quello di Dipasquale, che non ci piace. Ovvero quello dei proclami e della mera propaganda. Sono stato accusato di portare davanti all’opinione pubblica dei dati fantasiosi, col solo scopo di denigrare l’operato dell’attuale amministrazione, per questo mi sono permesso di procurare una copia del programma elettorale del Sindaco e una relazione dell’osservatorio regionale delle opere pubbliche. Da quest’ultimo documento appare evidente la penuria di opere collaudate dall’amministrazione Dipasquale, nel 2009, per esempio, viene certificata a Ragusa una sola opera. Leggendo invece il programma della scorsa campagna elettorale si può capire quali sono state le promesse mantenute e quali sono stati gli slogan. Il parcheggio di Piazza del Popolo – ricorda –, era un’opera inserita nella programmazione, e tra le più urgenti da eseguire, nonostante fosse stata osteggiata persino da una petizione popolare. Ciò che allora preoccupava i cittadini non era l’idea di avere un nuovo parcheggio, ma l’evidenza che i fondi stanziati non sarebbero bastati e che i ragusani si sarebbero ritrovati con l’ennesimo cantiere abbandonato. Senza considerare i disagi al traffico, al decoro urbano, alla vivibilità della zona. L’amministrazione, noncurante delle evidenti perplessità, avviò i lavori promettendo che il parcheggio sarebbe stato ultimato a gennaio del 2008, termine che poi fu prorogato a maggio dello stesso anno ed invece, alle porte della scadenza del mandato elettorale non siamo ancora nelle condizioni di poter entrare nel fantomatico parcheggio. Questi sono i fatti e nessuno li può camuffare”.

Sia Peppe Calabrese (Pd) che Venerando Cintolo (IdV) sostengono le tesi di Guastella, il primo ricordando che proprio il Pd aveva proposto a Dipasquale di investire i fondi destinati al parcheggio nell’acquisto del palazzo Tumino, creando una rimessa nei bassi e valorizzando un immobile-fantasma che è inesorabilmente destinato a deturpare il centro cittadino. Cintolo invece pone l’accento sulla mancanza di una progettualità generale a supporto delle opere volute da Dipasquale: «Il centro è stato abbandonato, i negozi hanno chiuso, gli uffici si stanno trasferendo e la preoccupazione del sindaco è quella di fare parcheggiare i cittadini! Una politica senza prospettive è destinata al fallimento: come si concilia infatti la scelta di cementificare le campagne in periferia, e quindi di favorire uno spopolamento residenziale del centro, con i tre progetti per i parcheggi nel cuore di Ragusa? E quando sarà terminato il nuovo ospedale o quando anche il catasto si sposterà da questo quartiere, a chi servirà un parcheggio così grande? Seguirà probabilmente la sorte del parcheggio a servizio del Tribunale, che è deserto. Senza considerare l’ulteriore progetto per piazza poste».

Sergio Guastella risponde pure alle accusa dell’amministrazione di non riconoscergli nessun merito: «Non ho nessuna difficoltà ad attribuire alle scelte politiche di Dipasquale la concretizzazione di alcune opere. Mi riferisco al lungomare di Marina di Ragusa, alla demolizione dell’ex Ipsia e alla pavimentazione di Piazza San Giovanni…oltre alla dozzina di rotatorie che hanno invaso l’intera città. Ma la cosa per me fondamentale non è avere un breve elenco di opere realizzate ma evidenziare i risultati che queste hanno prodotto. Credo infatti che l’obiettivo finale di ogni opera costruita non debba essere la semplice realizzazione della stessa (quando questo avviene), ma i benefici certificati che essa ha apportato all’intera comunità. Sono contrario al susseguirsi di inaugurazioni, ad ogni rotatoria abbozzata, al solo scopo di avere visibilità».

Si attende a breve una conferenza stampa del sindaco uscente, un botta e risposta ormai di consuetudine per questa campagna elettorale.

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