IL PADUA RUGBY RICEVE IL LOGARITMO MESSINA

La prossima giornata di campionato di serie C di rugby  ci potrebbe dare  qualche indicazione importante in vista del rush finale. Infatti la capolista Padua riceverà in casa il fanalino di coda  Logaritmo Messina mentre  Cus Catania e  Audax Clan Ragusa si sfideranno  contro per l’assegnazione della terza piazza utile per i play off promozione. Giornata di “relax” invece per le Aquile del Tirreno Barcellona che andranno a Misterbianco, e non dovrebbero aver problemi grossi nel portare a casa i cinque punti. Sulla carta, anche se i ragusani saranno orfani di coach Gurrieri per tre settimane, fuori sede per motivi familiari, si tratta di una partita dal risultato scontato, anche considerando il fatto che i messinesi in 11 partite hanno fatto punti solo con l’Enna , riuscendo a segnare solo 78 punti (12 mete) ma subendone la bellezza di 380 (61 mete). Confrontati con i 284 punti fatti dalla squadra iblea (83 mete) e i 42 (9 mete) subiti, non ci dovrebbe essere partita. In casa Padua comunque si predica prudenza «Non facciamoci ingannare dalla classifica e dai numeri. Non esistono partite facili, e quella con il Logaritmo sarà tosta, così come lo è stata quella dell’andata a Messina.  – dice il capitano Peppe Iacono – Noi da qui alla fine del campionato vogliamo vincere tutte le partite che ci restano da giocare, ma sappiamo che dovremo sudare con ogni squadra che affronteremo. Il Logaritmo ormai non più nulla da chiedere a questo campionato ma giocare con la capolista è già di per sé un grande stimolo per fare bene. Per questo sono sicuro che gli amici messinesi venderanno cara la pelle». I ragusani, però, forti del vantaggio in classifica e del calendario favorevole, non scenderanno in campo con particolari patemi d’animo e ricorreranno al turnover.

«Abbiamo alcuni giocatori leggermente affaticati, per questo daremo loro un turno di riposo, ma il turnover sarà dettato soprattutto da assenze dovute ad infortuni, poche per fortuna, a malattie di stagione e a impegni di lavoro. Ma non c’è da preoccuparsene perché quest’anno la forza del Padua sta nell’organico. I 15 che giocano non sono più forti di quelli che vanno in panchina o in tribuna: chi scende in campo è semplicemente più in forma degli altri. Nel Padua non ci sono titolari e riserve, tutti i giocatori della rosa sono allo stesso livello. E non c’è assolutamente rivalità o invidia tra chi gioca e chi invece è costretto a guardare i compagni». 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it