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Il macellaio “sconvolto” che abbandonò Vittorio Fortunato: il racconto di una clamorosa messinscena. Il nostro ricordo. VIDEO
04 Dic 2020 11:36
Ai giornalisti che hanno avuto possibilità di parlarci, chiese di non essere fotografato, nè filmato. Nonostante molti colleghi si siano recati davanti alla sua macelleria e noi stessi chiamammo per avere ragguagli circa il ritrovamento del bambino.
La notizia è clamorosa: il macellaio di via Saragat, 59 anni, colui che fece ritrovare il bambino in un mastello della spazzatura, è oggi agli arresti domiciliari, accusato di aver abbandonato lui il piccolo Vittorio Fortunato (così ribattezzato dai medici di turno al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II) e di aver organizzato una messinscena.
Accorsero le tv locali e anche nazionali, tra cui La Vita in diretta, che a lungo si è occupata del caso, e Pomeriggio Cinque. Siamo accorsi noi della cronaca locale, l’Agi, insomma un po’ tutti, com’era normale che fosse.
Al telefono, quello che è stato ribattezzato “il macellaio di via Saragat”, ci è apparso come un uomo provato, emozionato, che ci ha subito detto di non avere foto del ritrovamento e di non voler essere ripreso, nonostante già fossero andati in via Saragat i colleghi della tv locale: “Io non immaginavo che potesse succedere tutto questo”, ci disse, con la voce rotta dall’emozione. Onestamente, interpretammo la voce tremolante e l’atteggiamento dimesso, come quello di un uomo travolto da un evento più grande di lui, da sempre abituato ad una vita modesta e certamente non sotto i riflettori. Comprendemmo, dunque, la sua scelta di non apparire sui media con il suo volto.
Questo, il suo racconto: “Era avvolto in una copertina, pieno di sangue. Sono cose che credi di potere vedere solo nei film e invece e’ capitata a me. Non la scordero’ per tutta la vita. Si sta male, mi creda”.
All’Agi, espresse anche delle parole nei confronti della madre. Esattamente, rilasciò queste dichiarazioni: “Chissa’ se lo ha scelto lei e quanto si debba essere sentita sola, oggi che e’ possibile anche affidare un figlio in ospedale”.
Parole che oggi ci risultano veramente difficili da comprendere, alla luce delle nuove indagini della Polizia di Stato. Ma ci sono dei punti oscuri: non è chiaro, infatti, se il macellaio sia il padre del bambino o solo il compagno della donna, punto ancora al vaglio degli inquirenti (probabilmente si potrà accertare solo con l’esame del DNA). La polizia, infatti, ha spiegato che l’uomo aveva una relazione sentimentale con una donna di Modica: venne chiamato dalla donna per aiutarla e quest’ultima le aveva chiesto di lasciare il bambino in ospedale, cosa che poi non avvenne.
Attualmente, è stato sottoposto ai domiciliari.
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