IL LEADER DI UDC A BRACCIO DI ORAZIO RAGUSA E PAOLO NIFOSI

“Scicli? Di bellezza accecante”. Pierferdinando Casini è arrivato in via Mormina Penna alle 10,30 di stamani. “Abbattete il palazzo di vetro in piazza Italia, è delinquenziale in una città così bella.”

Accolto dal sindaco Giovanni Venticinque nel proprio gabinetto, noto per essere ufficio del Commissario Montalbano, Casini si è affacciato dal balcone, chiedendo notizie sul Convento della Croce e sulla Chiesa di San Matteo.

Il sindaco ha regalato un volume su Scicli all’ex Presidente della Camera : “Ci aiuti, i sindaci stiamo raschiando il fondo del barile, i Comuni italiani sono in sofferenza dopo i tagli decisi dallo Stato”.

A braccio con l’on. Orazio Ragusa e con lo storico dell’arte Paolo Nifosì, Pierre Casini ha fatto una passeggiata nel centro storico barocco Patrimonio dell’Umanità, entrando poi in San Giovanni Evangelista. Un segno della croce e una preghiera. Con gli occhi in su, alla volta decorata a stucchi settecenteschi.

Casini ha chiesto a Nifosì l’epoca in cui la città ha assunto la conformazione urbanistica attuale: “Impianto medievale, su cui si è innestata la ricostruzione post terremoto settecentesca”, ha risposto lo storico dell’arte.

Quindi ci si è trasferiti all’ex camera del lavoro, dove si è tenuta la conferenza stampa.

“Accolgo l’on. Ragusa nella mia città – ha esordito Casini-. Gli rimprovero di non avermi ancora regalato una cassetta di pomodorino ciliegino di Scicli. A tavola, a casa mia, non manca mai”.

“E’ nascosta nel portabagagli” –ha risposto Ragusa.

Casini ha affrontato temi di politica nazionale e internazionale: “Gheddafi merita di essere giudicato da un Tribunale penale internazionale, il baciamano di Berlusconi è stato semplicemente imbarazzante. Tuttavia, nella fase di grave emergenza internazionale è necessario essere uniti per dare una soluzione alla tragedia umanitaria  del Maghreb”.

Sul fronte italiano: “Non ho difficoltà a restare dove sono. Alcuni parlamentari si vendono per qualche centinaio di migliaia di euro, cambiano casacca in ragione di questa o quella promessa. Per come sono fatto, non riuscirei a svendere le mie idee per nessuna contropartita al mondo. Qualcuno, anche in questa provincia, ha smentito il proprio percorso di coerenza politica per motivi di opportunità”.

Governo Lombardo: “Dovrei essere imbarazzato perché sosteniamo Lombardo? Noi sosteniamo il Governo che abbiamo fatto votare. Se altri non lo sostengono più l’imbarazzo deve essere loro”.

Provincia di Ragusa: “Non sono al Governo nazionale, non voglio prendere impegni che non potrei mantenere. Ma lo sblocco del processo autorizzativo dell’aeroporto e di Comiso e della Ragusa Catania sono due punti fermi.

Mi spiace per il mio amico Presidente Franco Antoci, ma il Quarto Polo Universitario a Ragusa mi vede assolutamente contrario. C’è una tendenza in questo paese a svalutare l’Università, a declassarla. Non sono di quelli che dicono una cosa in un posto, per compiacere gli interlocutori, e la cosa opposta altrove per compiacere un interlocutore di avviso diverso.

Non mi piace l’idea del Quarto Polo a Ragusa e lo dico, anche a costo di dispiacere ai miei amici di partito”.

Casini ha quindi fatto incetta di libri regalo, alcuni donatigli da privati cittadini, e salutato da qualche centinaio di persone è partito alla volta del capoluogo, salutato dall’on. Orazio Ragusa come futuro Premier.

(g.s.)

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