È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL FUTURO: MODERATI + PROGRESSISTI
01 Nov 2012 16:15
E’ inutile dire che ci vuole la legge che regolamenti i privilegi: è un fatto i coscienza, ed abbiamo apprezzato Crocetta, che lo fa spontaneamente, non apprezziamo, invece, chi dice che sia giusto, ma aspetta una legge che non vuole nessuno.
Progressisti e moderati dentro una nuova compagine politica, ci sembra doveroso e necessario, in quanto al di là delle attuali vincite, intendiamo quella dell’Udc, provinciale e regionale, dovrebbe portare a delle riflessioni dentro il partito, ed estendibile anche agli altri, che hanno sostenuto Crocetta, intendiamo il Pd, l’Api, l’Associazione Territorio. Non si può non constatare l’astensionismo di protesta, e l’affermarsi, come primo partito del M5S. Quanta la protesta tra gli elettori e la gente, quante le facili critiche che hanno trovato terreno fertile nell’indignazione collettiva verso i partiti, e la politica, che fa orecchio da mercante, rispetto alla richiesta di abbattimento degli stipendi d’oro, dei privilegi, dei vitalizi, che costano non poco alla collettività?
I partiti dovrebbero problematizzarsi in questo senso, e i politici fare la parte loro. Un’analisi del voto dovrebbe fare tesoro della lezione avuta, senza toni trionfalistici, che si leggono on line, in quanto la crescita di un partito, di una coalizione, non può prescindere da quanto detto, al di là degli accordi nazionali e regionali, che ci possono essere, e che tutto non è come prima.
Avvicinarsi ai progressisti, da parte dei moderati, deve indurre a lavorare su progetti e programmi comuni, e, come atto d’amore nei confronti dell’Italia e della situazione ,in cui versa, è doveroso allargare la visuale anche a chi potrebbe essere contro l’elettorato: la Sicilia insegna, che insieme si vince, senza pregiudizi, e senza frontiere ideologiche.
Quindi, se il futuro soggetto politico, moderati e progressisti, non si aprirà anche a quella parte, considerata estremista, su programmi e progetti, in una visione ampia, rigenerando la politica secondo la democrazia e la partecipazione, crediamo non ci possa essere futuro .
Sarebbe bene evitare, quindi i toni trionfalistici di maniera!
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