Il fascino discreto degli ulivi saraceni di Chiaramonte Gulfi. FOTO

Tronchi contorti con un diametro che a volte può superare i 5 metri, giganti della terra che si ergono maestosi fra le campagne iblee: sono gli ulivi saraceni di Chiaramonte Gulfi che, con la loro presenza imponente, possono raggiungere anche i 900 anni di età. Fra le splendide colline del territorio ibleo, non è raro imbattersi in questi giganti silenziosi, splendidi, antichissimi e misteriosi. Gli ulivi saraceni di Chiaramonte, con la loro imponente maestà, hanno il compito di ricordarci come il rispetto e la pacifica convivenza fra la natura e l’uomo possa creare un legame lungo secoli. E sono stati proprio loro il fulcro di una particolarissima escursione che si è svolta ieri nei dintorni di contrada Ganzeria.

Un percorso lungo circa 4 chilometri, che si è snodato fra strade sterrate e campagne ancora incontaminate, con l’occhio rivolto al cielo per osservare, prima del sorgere della luna, le principali costellazioni che da millenni ci sovrastrano.

Gli ulivi saraceni del territorio di Chiaramonte, come già detto, possono arrivare ad avere anche 900 anni d’età, così come è stato stabilito da una raccolta di alberi monumentali di Sicilia dell’università di Catania. Costituiscono un paesaggio da cartolina discreto e affascinante: tozzi e larghi proprio a causa della loro tipica potatura, è interessante pensare che alcuni di loro abbiano fruttato quintali di olio e continuano ancora a farlo. Accompagnati dalla Pro Loco Chiaramonte, dalla guida Pippo Bracchitta e dallo storico Giuseppe Cultrera, gli escursionisti hanno potuto ammirare il silenzio della storia che si erge fra un’epoca e l’altra.

Durante l’escursione, un momento dedicato anche alla poesia, con la lettura di un brano di Montale e uno di Sergio D’Angelo da parte dell’attore Vito Cultrera. Le musiche, invece, sono state curate da Andrea Savasta.

E così come gli ulivi saraceni diventano testimoni silenziosi della storia, cosa c’è di più ancestrale che alzare lo sguardo e raccontare la volta celeste? Questo è stato possibile grazie agli astrofili del CISA (centro ibleo studi astronomici) che, con grande entusiasmo e professionalità hanno raccontato la volta celeste poco prima che sorgesse la luna, intorno alle 20. Un momento magico dove è stato possibile assaporare qualche cenno di astronomia e soddisfare non poche curiosità. Il tutto, accompagnato dalla visione di un paio di “stelle cadenti”. E per finire, apericena in agriturismo.

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