È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Il documentario “Bosco grande” vince il Salinadocfest. Premiate anche Paola Cortellesi e Kasia Smutniak
15 Set 2024 20:49
Si è conclusa con le premiazioni finali in piazza centrale a Santa Marina Salina la *XVIII*a edizione del *SalinaDocFest*, fondato e diretto da *Giovanna Taviani,* da quest’anno affiancata nella direzione artistica da *Antonio Pezzuto*.
Un concorso costituito da sei documentari, tra i migliori dell’ultimo anno selezionati da* Paola Cassano, Ivelise Perniola, Antonio Pezzuto *e* Giovanna Taviani, *sul tema *Libertà Come essere Liberi*. La prestigiosa *Giuria* per il Concorso del documentario narrativo, formata dalla regista *Firouzeh Khosrovani*, dal produttore *Andrea Occhipinti* e dalla regista e attrice *Kasia Smutniak* ha assegnato i seguenti premi:
Il *Premio Palumbo Editore per il Miglior Documentario* a “*Bosco Grande*” di *Giuseppe Schillaci*, la storia di un tatuatore palermitano di 260 kg, mito della cultura punk della città fin dagli anni Ottanta. La motivazione del premio recita: “*un documentario che racconta con affetto e ironia il dolore profondo di un anomalo protagonista della scena punk palermitana degli anni ’80, le mancanze, gli eccessi e la vita di Sergione, un uomo di 250 chili che non ha mai lasciato il suo quartiere Bosco Grande. Una storia struggente raccontata con maestria da Giuseppe Schillaci, che è riuscito a creare un grande racconto che emoziona, fa riflettere e lascia il segno. Il cinema che ci piace*”.
Il *Premio Media Fenix al Miglior* *Montaggio* a “*La canzone di Aida*” opera prima di *Giovanni Princigalli*, su una bambina, poi ragazza e infine donna, che vive la propria vita in un campo Rom di Bari. La motivazione del premio: “*per il modo con il quale è riuscito ad affrontare la relazione tra le riprese fatte 20 anni fa e quelli di oggi portando sullo schermo la storia di Aida, una donna emancipata e ribelle costretta dalle convenzioni ad affrontare un destino che non ha scelto. Il racconto sorprendente dall’interno di un campo rom e una telecamera che diventa parte della comunità*”.
Il *Premio del Pubblico* è andato a *Vakhim*, documentario di *Francesca Pirani. *Adottato in Cambogia a quattro anni, Vakhim arriva in Italia nel 2008. Parla solo khmer e tutto intorno a lui è sconosciuto, è un bambino solare e per adattarsi rimuove le tracce della sua breve vita che, però, non scompare del tutto. In Italia c’è Maklin, la sorella maggiore e dopo qualche anno arriva una lettera: è la madre naturale di Vakhim che chiede del figlio. Francesca e Simone, i genitori adottivi, decidono di andarla a cercare.
Durante al serata è stato assegnato il *Premio* *Crédit Agricole Italia* al regista *Leonardo Di Costanzo *per il documentario* “A scuola*” e il *Premio Irritec* all’attrice e regista *Kasia Smutniak*, al suo esordio come regista con “*Mur*”, vincitore del Nastro d’Argento come miglior documentario 2024 per il Cinema del Reale. A consegnare il Premio, *Giulia Giuffrè*,*Consigliere d’amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, *nuova Presidente dell’Associazione Salina Doc Fest Onlus, che ha sempre creduto nella forza festival e ne ha fatto proprio lo spirito con lo slogan “*Irriga la terra, Irriga la cultura*”. “*Il Premio Irritec 2024* – *dichiara la Giuffrè nella motivazione al Premio* – *viene assegnato a Kasia Smutniak, che ha saputo raccontare la situazione dei profughi al confine tra Polonia e Bielorussia con coraggio e determinazione, toccando corde profonde nel cuore degli spettatori e ricordandoci quanto la libertà, ancora prima d’essere un diritto inalienabile, sia un istinto incomprimibile e vitale*”.
Nei giorni del festival sono stati consegnati altri premi. Il *Premio SIAE – Sguardi di cinema* all’opera prima di *Paola Cortellesi*,* C’è ancora domani**.* Il *Premio Ravesi – Dal testo allo schermo*, a *Giulia Calenda* *,* co-sceneggiatrice di *C’è ancora domani*. Il *Premio Omi-Fer*, giunto al suo secondo anno, a *Claudio Bigagli*, il Corrado de *La Notte di San Lorenzo*, ma anche l’umanissimo Batà dell’episodio di *Kaos* – *Male di Luna. *Il *Premio Dp World* consegnato alla regista e sceneggiatrice *Sophie Chiarello* per il film *Il Cerchio**.*
La giornata di domenica 15 settembre si è aperta con l’evento speciale dedicato alla nuova sezione del festival “*Giovani e Libertà / Scuola Libera – Libertà della Scuola”*, con la *tavola rotonda* realizzata dal titolo “*Perchè il documentario* *a scuola?*”, moderata dalla direttrice artistica del festival *Giovanna Taviani* e dalla professoressa di Cinematografia Documentaria al Dams Roma Tre, *Ivelise Perniola *che ha visto la presenza e gli interventi di *Valentina Chinnici *del CIDI – Centro di iniziativa democratica insegnanti,* Gaetano Calà,*direttore generale del C.I.R.P.E. – Centro Iniziative Ricerche e Programmazione Economicae vice presidente dell’Associazione SalinaDocFest e *Giancarlo Biscardi *della Palumbo editore.
Sei i *documentari in concorso* in questa edizione: *La canzone di Aida *(Canada, Francia, Italia); *Un paese di resistenza* (Belgio, Francia, Italia) di *Shu Aiello e Catherine Catella*, proiettato alla presenza delle registe, sulla cittadina calabrese di Riace, che, grazie al lavoro del sindaco Domenico “Mimmo” Lucano, è stata per vent’anni un simbolo di accoglienza e di speranza. *Lettre à ma fille depuis le pays des femmes* (Francia, Italia) di *Silvia Staderoli*, è il diario filmato indirizzato dalla regista alla figlia adolescente, e a tutte le adolescenti che sarà proiettato alla presenza del montatore *Antonio Carola*. *Vakhim*(Italia) di Francesca Pirani, proiettato alla presenza della regista. *Il sale nell’anima* (Italia) di *Luca Noris*, proiettato alla presenza del regista, è un omaggio a Renato Guttuso, nel racconto della vita di alcuni pescatori con i loro rituali quotidiani, le difficoltà, la solitudine e il senso della comunità. *Bosco Grande* (Francia, Italia) di *Giuseppe Schillaci*, presentato alla presenza del regista.
Il *SalinaDocFest 2024* è una iniziativa realizzata con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, MIC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Comune di Malfa, Comune di Santa Marina Salina, Città Metropolitana di Messina, Città di Messina. Con il patrocinio del Comune di Leni. Comitato Scientifico: Francesco D’Ayala, Agostino Ferrente, Fabio Ferzetti, Enrico Magrelli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Silvia Scola, Lidia Tilotta. Comitato d’Onore: Cristina Comencini, Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Bruno Torri. Tra i sostenitori del festival, la direzione artistica ricorda con affetto Andrea Purgatori: Presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE e membro del comitato scientifico del SalinaDocFest, era stato più volte a Salina, protagonista di tanti dibattiti, entrato nell’anima dell’isola e dei salinari.
© Riproduzione riservata