IL DISEGNO DI LEGGE SULL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

Il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Giannlino, assieme ai componenti del consiglio di presidenza, Marilena Meli e Alessandro Tumino, nonché al direttore Emanuele Lo Presti, hanno incontrato, a Comiso, il presidente della commissione Sanità all’Ars, on. Giuseppe Digiacomo. Oggetto del confronto il disegno di legge n. 129 presentato dallo stesso Digiacomo che si propone un duplice obiettivo: da un lato aggiornare la legislazione regionale vigente in materia di servizi sociali e socio-sanitari, al pari di quanto è accaduto in tutte le regioni italiane a seguito dell’entrata in vigore della legge 8 novembre 2000, n. 328; dall’altro rendere più efficace l’integrazione socio-sanitaria, ovvero quella vasta area dei servizi alle persone al cui bisogno non può essere data una risposta separata, sanitaria e socio-assistenziale, bensì unitaria ed integrata proprio tra queste componenti.

“L’apertura di dialogo con l’on. Digiacomo – afferma il presidente Gulino – è risultata parecchio costruttiva anche perché riferita ad una riforma che stenta a partire. Abbiamo manifestato al presidente della commissione Sanità la nostra disponibilità a fornire la massima collaborazione anche in termini di contributi tecnici che la nostra realtà associativa è in grado di apportare forte dell’esperienza maturata nel corso degli anni. Stiamo parlando di un disegno di legge che, nel campo dei servizi socio-sanitari, potrà assicurare molti spunti innovativi rendendo il comparto più al passo con i tempi”. Nondimeno, sono state proposte alcune modifiche a cominciare dall’articolo 1 in cui si fa menzione dei Livelli sanitari di assistenza sociale. “Condividiamo appieno – afferma Tumino, presidente regionale e referente provinciale della Federazione Sanità di Confcooperative – il percorso portato avanti dall’on. Digiacomo. Rispetto ai liveas potrebbero esserci molti suggerimenti da dare. Abbiamo spiegato le nostre ragioni. Anche in ordine al fatto che, nel disegno di legge, ad un certo punto si fa menzione delle realtà ospedaliere, come se le stesse non fossero già alle prese con pesanti impegni che impediscono di strutturare al meglio la spesa sanitaria. Inoltre, abbiamo sollevato la necessità di eliminare eventuali sovrastrutture che dall’applicazione della legge, mantenendo in vigore l’attuale testo, potrebbero sorgere e che avrebbero, dal nostro punto di vista, solo il compito di fornire spazi ad eventuali dirigenti nominati dalla politica. Un passaggio che riteniamo assolutamente superfluo. A maggior ragione in tempi del genere. L’erogazione dei servizi sociali e socio-sanitari è troppo importante perché non la si affronti cercando di eliminare tutte le eventuali anomalie che potrebbero insorgere. L’impostazione e il metodo utilizzato dall’on. Digiacomo sono assolutamente da sottolineare in positivo”.

 

 

 

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