IL CONSIGLIO COMUNALE ESPROPRIATO DEL TEMA

Le recenti dichiarazioni da parte del consigliere comunale dr. Caruano, responsabile del fotovoltaico, non mi sembrano affatto veritiere perché mai il precedente Consiglio Comunale ha approvato un regolamento che disciplinasse nel dettaglio la questione, ne tanto meno, il Consiglio Comunale è stato mai informato che una delibera di Giunta avesse recepito le direttive regionali per disciplinare l’installazioni di impianti fotovoltaici nel territorio di Vittoria.

Se i consiglieri comunali fossero stati al corrente dell’atto, sicuramente avrebbero preteso maggiore attenzione al territorio e maggiori garanzie per le nostre imprese locali. Sono fortemente deluso che il Consiglio Comunale di Vittoria sia stato offeso e defraudato delle proprie prerogative in materia di gestione del territorio, approvando la giunta un atto senza regole certe lasciando tutto nella confusione. Questo è dimostrabile dal comportamento differentemente tenuto da un altro comune, di centro-sinistra, che viceversa, per regolamentare l’installazione di impianti fotovoltaici, nel proprio territorio, ha pensato bene di predisporre un regolamento reso esecutivo con deliberazione di Consiglio. È evidente che non sempre comuni governati dalla stessa parte politica hanno la medesima sensibilità in merito a determinate questioni.

La conferenza stampa del 21 c.m. ad opera dell’A.C. dimostra che abbiamo colto nel segno. L’A.C. non ha saputo fornire risposte adeguate alle nostre richieste limitandosi a ribadire che le procedure adottate sono perfettamente in regola. È chiaro che questa amministrazione ha deciso di seguire percorsi di legalità e di trasparenza esclusivamente personalizzati senza ascoltare chi, invece, con senso di responsabilità, intende riportare serenità ad una comunità che da tempo aspetta segnali di legalità e di trasparenza sostanziali e non solo di facciata.

Nella conferenza stampa l’A.C. ha continuato testardamente a sostenere che la ditta che realizza l’impianto ha il diritto di scelta dell’impresa che deve realizzare l’opera di compensazione e che una eventuale gara pubblica avrebbe potuto allungare i tempi di realizzo. Noi, invece, non temiamo la lungaggine dei tempi, ma pretendiamo che tutte le imprese locali abbiano le stesse opportunità di lavoro. Siamo convinti, altresì, che una gara pubblica crei una sana competizione e determini una riduzione del costo dell’opera, quindi, la possibilità di realizzare altre opere. Ricorrere alla predisposizione di un regolamento, invece, serve a disciplinare nel dettaglio alcuni aspetti che, viceversa, potrebbero dare adito a false interpretazioni che potrebbero scalfire la moralità di un Ente che, da sempre, si è dichiarato a favore della legalità e della trasparenza.

Un regolamento è assolutamente indispensabile per disciplinare nel dettaglio la percentuale di territorio da adibire ad impianti fotovoltaici, ad individuare i luoghi dove poterli installare, a fissare la fideiussione a garanzia della fase di dismissione  e di ripristino dei luoghi e, altri dettagli che ottimizzerebbero i rapporti fra amministrazione comunale e committente.

Siamo favorevoli alla realizzazioni di questi impianti che oltre a creare energia pulita ci permettono di realizzare opere utili alla città, ma non condividiamo le procedure scelte da questa amministrazione comunale perché non solo creano disparità fra imprese ma non ci permettono di massimizzare le opere di compensazioni. Infatti, il costo dell’opera è determinato dal prezziario regionale ma non è influenzato da un regolare ribasso d’asta. Un’amministrazione pubblica ha il dovere di seguire tutte le procedure legali possibili che creino maggiori benefici per l’Ente e, nei casi in cui la legge non dispone, deve seguire la regola del buon senso. È ritenuto buon senso seguire procedure diverse rispetto a quelle che realizzano migliori risultati e garantiscono maggiore trasparenza e pari opportunità??????

Avete mai provato a chiedere alle associazioni di categorie, agli imprenditori locali se condividono la vostra scelta????? Spesso è la cattiva politica a condizionare la burocrazia. 

Considerato che di recente è stato approvato l’elenco delle imprese locali, perché non prevedere, nella realizzazione delle opere, una trattativa privata solo per le imprese locali??? Magari, se trattatasi di importi cospicui, prevedere una ripartizione dei lavori a più imprese. In merito alle dichiarazioni dell’assessore Guerrieri che apprezzo per il suo impegno e la sua professionalità, non può limitarsi solo ad analizzare la legittimità di un atto, i cittadini si aspettano anche un apprezzamento politico sulla questione. Oggi la centralità non è solo la legittimità di un atto bensì gli effetti che produce l’atto sui cittadini, quindi l’efficacia, l’efficienza, l’economicità, l’equità e la trasparenza.   

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