IL CONSIGLIO COMUNALE DECIDE DI NON GRAVARE SULLE TASCHE DEI CITTADINI

A rischio il rispetto del Patto di stabilità del comune di Ragusa. Questa la conseguenza del voto di stasera che ha visto bocciare, con 11 voti contrari e 9 favorevoli, la proposta di deliberazione n. 373 del 29 ottobre del Commissario Straordinario Margherita Rizza, riguardante la variazione per l’anno 2012 della aliquote IMU dallo 0,76 allo 0,96 l’IMU sulla seconda casa, altri fabbricati ed aree fabbricabili. 

A sostenere la deliberazione del Commissario i consiglieri La Rosa e Firrincieli appartenenti al gruppo misto, Lo Destro di MpA, Distefano e Chiavola di “Ragusa grande di nuovo”; Galfo, Occhipinti, Cintolo, Di Noia della lista Dipasquale sindaco.

Si sono espressi contro invece i consiglieri  Calabrese e Lauretta del Pd; D’Aragona, Di Mauro, Mirabella, Malfa del Pid; Martorana e Tumino IdV; Angelica e Morando UdC; Licitra di “Ragusa grande di nuovo”. 

Scorrendo i nomi dei due schieramenti contrapposti in questa votazione appare molto complesso il quadro politico che regola i giochi all’interno del comune. Dopo lo scossone generato dalle recenti elezioni regionali si prevede un complicato periodo di transizione che porterà le forze politiche alle amministrative del prossimo anno.

Immediata la risposta del Commissario straordinario che, prendendo atto della scelta del massimo consesso cittadino, ha dichiarato di bloccare temporaneamente ogni spesa dell’ente, ad esclusione delle spese obbligatorie per legge ovvero i mutui e gli stipendi dei dipendenti comunali. 

La proposta di aumento dell’IMU aveva scatenato le polemiche dei numerosi gruppi consiliari che non hanno digerito il fatto di non essere stati avvertiti per tempo dagli uffici competenti.

“La proposta – come spiegato dalla dottoressa Rizza – si è resa necessaria per effetto della D.L. 95/2012 che ha previsto per quanto riguarda i trasferimenti erariali dovuti ai comuni della Regione Sicilia, una riduzione di 500 milioni di euro per l’anno 2012,  tagli progressivi che hanno determinato notevole difficoltà a raggiungere obiettivi a saldo ai fini del rispetto del Patto di Stabilità per l’esercizio finanziario in corso”. 

“Siamo coscienti delle sanzioni nelle quali potremmo incorrere – affermano i consiglieri che hanno bocciato l’atto – il taglio dei trasferimenti pari alla somma sforata, il divieto di accendere ulteriori mutui e di effettuare assunzione di nuovo personale. Preferiamo rischiare ed eventualmente far fronte al mancato trasferimento della somma in questione tagliando ulteriormente le spese invece che mettere le mani ancora nelle tasche dei cittadini ragusani”.

 

 

 

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