È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL COMUNE D’ISPICA RESPONSABILE DI AFFISSIONI ABUSIVE?
11 Mag 2011 05:32
A chiederlo è il Partito Democratico in un esposto inviato ai Carabinieri, all’INPA, società concessionaria del Servizio di Pubbliche Affissioni ad Ispica, al Prefetto e al Sindaco. L’iniziativa del PD prende le mosse dalla campagna di affissioni in occasione di “Carotispica 2011”; infatti il PD sostiene che i manifesti della manifestazione non solo hanno coperto quelli del loro partuto intitolati “Un Piano Regolatore contro la città”, nonostante questi dovessero restare esposti per altri cinque giorni e fossero tutelati in tal senso dal regolare versamento dei diritti di affissione, ma non hanno il timbro dell’Ufficio Affissioni che ne attesta la regolarità. Sarebbero pertanto abusivi.
“Chiediamo a chi di competenza di fare chiarezza – dichiara il segretario cittadino del Partito Democratico, Gianni Stornello – perché sarebbe estremamente grave se venisse accertato che il Comune fa l’abusivo e che, in questa forma di abusivismo, utilizza propri manifesti per coprire quelli dell’opposizione. E’ contrario alla legge ed ai regolamenti vigenti, è un pessimo esempio alla città, è un modo vile di fare lotta politica, è mancanza di rispetto per il decoro di Ispica. Sarebbe oltremodo sconveniente accertare che le regole valgono per tutti, mentre si può derogare quando a fare l’abusivo è il Comune. Tra l’altro – osserva ancora il segretario del PD – i manifesti di “Carotispica 2011” hanno leso il diritto di affissione del PD per avere coperto i nostri manifesti sul Piano Regolatore che sarebbero dovuti restare affissi per altri cinque giorni ancora: qualcuno ci dovrà risarcire”.
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