“IL COMUNE DI COMISO PERDE LA BUSSOLA NELLA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI”

La crisi economica è sempre più drammatica e a  Comiso la situazione sociale sta diventando insostenibile. Le proteste eclatanti di ieri sono il segno tangibile appunto che il Comune ha perso la bussola nella gestione del “bisogno” e nelle azioni di sostegno – dovute per legge – ai casi di indigenza e di disperazione. Si usano pesi e misure diverse, metodi parziali e di dubbia trasparenza per favorire pochi, lasciando nell’abbandono più totale centinaia di famiglie al limite della sopravvivenza. L’unico aiuto concreto arriva dalla parrocchie, dalla “San Vincenzo” e dai privati mentre l’ente locale si volta dall’altra parte e sperpera denaro in iniziative, di facciata, passerelle e viaggi istituzionale francamente poco chiari. Abbiamo addirittura appreso, che alcune case interne alla struttura aeroportuale sono state occupate da alcune famiglie aventi bisogno.

Pur solidarizzando con tale effettiva necessità, tuttavia siamo costretti a porre alcuni interrogativi non indifferenti. Innanzitutto vorremmo sapere se queste abitazioni che si trovano proprio all’interno dell’aeroporto di Comiso, sono state legalmente ed ufficialmente assegnate dal sindaco ed attraverso quale atto ufficiale. Secondo, qualora tutto ciò sia stato avallato dal primo cittadino, sarebbe opportuno conoscere i criteri di queste assegnazioni, considerato che le famiglie in lista d’attesa per gli alloggi di edilizia popolare, sono numerose, altrimenti viene da pensare che questa amministrazione continui ad elargire favori ed agevolazioni solo ed esclusivamente in maniere del tutto discrezionale e discriminatoria.

Esprimiamo il nostro sostegno a quanti versano nelle difficoltà, invitandoli a non fare gesti estremi in quanto il Partito Democratico sta avviando un’indagine sulla gestione dei servizi sociali per approfondire rendere pubblici i criteri utilizzati e per indirizzare con maggiore efficacia le poche risorse a chi ha veramente bisogno.

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