IL CINE PANETTONE DI DIPASQUALE

Il cinepanettone di Dipasquale sbanca i botteghini. Il sindaco, infatti, ha realizzato sceneggiatura, regia e produzione del nuovo film, tutto “made in Ragusa”, dal titolo “Michele Tasca – Il grande ritorno”. Chi si aspettava un nuovo assessore ne ha trovato uno riciclato. La segreteria cittadina del Partito Democratico di Ragusa mette in luce come il sindaco abbia deciso di modificare squadra assessoriale e deleghe inserendo un “giovane allo sbaraglio” della politica ragusana tra i componenti dell’esecutivo, dando il benservito ad una commercialista, presentata a suo tempo come figura tecnica indispensabile della Giunta al servizio di un assessorato come quello al Bilancio che ne aveva necessità, considerato anche il periodo economico di forte crisi per l’ente comunale.

Mai titolo fu più appropriato: quello dell’assessore Tasca è un grande ritorno perché torna per l’ennesima volta a fare l’assessore e perché torna a cambiare per l’ennesima volta partito.

Solitamente si diventa assessori per merito, per competenza, anche per appartenenza politica, ma qui è proprio una “compravendita” bella e buona in pieno stile berlusconiano. È un vizietto che il nostro sindaco non si toglierà mai, purtroppo. E tutto ciò anche se organizza movimenti, liste e associazioni. Ma ricapitoliamo: Tasca, subito dopo le elezioni, aderisce a “Ragusa grande di nuovo”, lista civica che tutti quelli dotati di un minimo di intelletto hanno riconosciuto come un’altra lista personale del sindaco. Quindi il nostro, pur di diventare assessore (e ricordiamo soltanto che l’ultima volta è riuscito a fare raccogliere contro di lui le firme di circa 50 vigili urbani su 70, e solo perché alcuni erano malati) ha aderito nuovamente alla corte di Nello Dipasquale.

Complimenti davvero. Tanto comanda Dipasquale e non esiste possibilità di dissenso. Perché se così non fosse, e se la politica ha in qualche modo delle regole, i consiglieri Licitra e D’Aragona come avrebbero mai potuto permettere che uno che, Tasca in questo caso, sei mesi fa era candidato e prendeva voti per una lista diversa dalla loro, appena aderisce al loro partito li scavalca andando a fare l’assessore? Ma il mondo del cinema, si sa, non è democratico. Il regista-produttore-sceneggiatore decide ed è padrone assoluto.

Per cui ben vengano i “giovani” come Tasca disposti a tutto per il potere e per le poltrone, persone da sempre coerenti in politica, talmente coerenti che è da tempo immemorabile che fanno sempre la stessa cosa, cioè cambiare casacca alla ricerca di qualche posticino al sole. In attesa del prossimo cinepanettone. 

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