IL CARNEVALE DEI MODICANI SENZA CARNE DI MAIALE, SOLO COTICHE

Quest’anno i dipendenti comunali, gli operatori ecologici, i dipendenti della Multiservizi e le operatrici delle cooperative sociali dovranno rimandare i festeggiamenti del martedì grasso di “qualche” settimana. L’Amministrazione comunale ha rinviato al 20 marzo 2011, tutti coloro che chiedono lo stipendio (gennaio per i comunali e operatori ecologici, dicembre per Multiservizi e febbraio del 2010 per gli operatori socio-assistenziali).

Forse perché vogliono farci credere che la Serit anticiperà(il 15 marzo) le somme del canone acqua? In sostanza non vi sono danari per pagare nessuno, oggi come la prossima settimana(carnevale e’ l’8 di marzo), per cui  “invitiamo” i cittadini a rinviare Carnevale di due settimane, o almeno di evitare di festeggiare il giovedì ed il martedì grasso con pranzi o cene troppo articolate, magari invece di cucinare la tradizionale carne di maiale ci si accontenti delle cotiche, poi tanto inizia la Santa Quaresima e per 40 giorni bisogna stare a digiuno, così il problema ce lo riproporremo a Pasqua!

Ma visto la scarsa programmazione attuata dal Comune di Modica, in tema di risanamento finanziario dell’Ente, e che l’unico modo per fare cassa, pare consista nella speranza che i tutti cittadini paghino le bollette “errate” del canone acqua, sono certo  avremo lo stesso identico problema. Tutti scenderanno di nuovo in piazza, a singhiozzo o nascondendosi dai media, perché non bisogna far sapere a tutti che si sciopera, altrimenti si potrebbe arrecare danno all’immagine ed all’economia della città, magari rischiando di non essere più invitati in questa o in quella fiera del cioccolato, o ancora perdendo credibilità nei confronti di testimonial d’eccezione.

Tutti affermano che peggio di così non può andare, ma io sono certo che peggiorerà se stiamo ancora a guardare, un Sindaco ed alleati che non hanno un minimo di programmazione per risanare un Ente in prossimità di dissesto finanziario. Un’Amministrazione che decide di ghigliottinare una città senza un confronto preliminare coi cittadini, esempio lampante sono le bollette dell’acqua esose e pazze, inviate senza aver avviato interlocuzioni coi sindacati ed associazioni dei cittadini. Una maggioranza politica che organizza i propri settori rimbeccandosi sulle pagine dei giornali.

Stiamo assistendo a quel “peggio” che nessuno pensava potesse mai verificarsi.  

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