IL CAPOGRUPPO DEL PDL ON.LE LEONTINI FA LE PULCI AI DOCUMENTI DEL GOVERNO REGIONALE

Per quanto riguarda il Bilancio – attacca Leontini – i punti più eclatanti da sottolineare ed evidenziare, fra tutte le discrasie e le approssimazioni del ddl governativo stanno, innanzitutto, in quei 120 milioni iscritti in entrata che dovrebbero derivare dallo smobilizzo delle quote delle partecipate: ebbene, a parte il fatto che la legge del 2010 già esclude tale possibilità, è chiaro che la cifra è comunque artatamente gonfiata. Il secondo punto è rappresentato da un’altra cifra: quei 202 milioni che dovrebbero arrivare dal patrimonio immobile; trucchetto reiterato che questa volta è ancora più pacchiano se consideriamo che gli stessi immobili sono ormai concessi in pegno come contropartita per i nuovi indebitamenti della Regione. Insomma, quest’anno, e sempre dopo mesi di esercizio provvisorio, la voce entrate è ancora più falsa di quella dei bilanci precedenti.

Un paio di ragionalementi anche sulla Finanziaria. Il primo: dopo aver trascorso ore attorno a un tavolo di confronto con i Forconi, abbiamo accolto, opposizione e maggioranza, il senso di alcune loro sacrosante rivendicazioni e abbiamo promesso il nostro impegno per iniziative politiche e leggi che andassero incontro a quei bisogni della Sicilia che il movimento ci ha rappresentato. Conseguenze? Nella Finanziaria governativa c’è meno di zero. E meno male che me ne sono accorto e, con il mio gruppo, ho presentato una serie di emendamenti che va in questa direzione. Un esempio per tutti: un intervento contro il cosiddetto taroccamento dei prodotti siciliani; quindi, a favore dell’agricoltura isolana e dell’indotto a essa collegato.
Infine, per ovviare all’ennesima “dimenticanza” del governo, stavolta sulla riforma della riscossione dei tributi, ho depositato un ulteriore emendamento che tende a salvaguardare sia aziende che privati e prevede meccanismi di compensazione per evitare che ci si ritrovi con beni pignorati e case ipotecate a casa di inadempienze veniali, sia nella forma che nel contenuto, cioè nelle cifre, spesso irrisorie, dei mancati o ritardati pagamenti.
Nella summa – conclude Leontini – aspettiamo ancora un provvedimento di questo governo che vada a favore della Sicilia e dei cittadini>>.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it