IL CAOS IN VIA DIODORO SICULO

Egregio Direttore, ritengo doveroso portare all’attenzione dell’opinione pubblica il caos ormai diventato consuetudine all’esterno degli edifici scolastici, soprattutto nelle ore di uscita in cui una miriade di genitori assatanati si accalca, prevalentemente in auto, nelle zone adiacenti le scuole, dove, spesso, i vigili si trovano nell’impossibilità di gestire il traffico e la sosta vietata di vetture e motorini.

E’ dappertutto lo stesso spettacolo, al Liceo Classico come all’Istituto per Geometri, alla Cesare Battisti come alla Paolo Vetri, alla Vann’Antò come alla Berlinguer. Se anche i vigili ci sono, si guardano bene dall’irrorare sanzioni anche di fronte alle soste più fantasiose e non si sa bene in base a quale disposizione.

Gli automobilisti, da parte loro, considerano il  momento di prendere i figli a scuola come quello in cui tutto è permesso, mostrandosi incuranti anche dei divieti di transito.

Prendiamo il caso di via Diodoro Siculo, sede dell’Istituto Berlinguer, edificio scolastico che dovrebbe essere particolarmente attenzionato per la presenza di classi di scuola materna, di classi elementari e medie, un istituto dove, naturalmente, per la diversa presenza di fasce di età, è comprensibile la confusione che si determina all’uscita.

In effetti la via è diventata quasi un percorso di guerra, perché ci si deve attrezzare contro l’indisciplina degli automobilisti che non si curano del divieto di transito fino alle ore 13.45: Panda dei Vigili Urbani di traverso all’ingresso della via, transenna allo sbocco sulla via dal cortile delle case popolari, ci manca poco che mettano dei sacchetti di sabbia a delimitare io percorsi, tutti accorgimenti che, alla resa dei conti servono poco perché proprio all’uscita degli alunni le vetture che si trovano posteggiate nella via si mettono in marcia per uscire, con una miriade di ragazzini sparsi per la strada, ma nessuno può aspettare cinque minuti. Il vigile, di solito, fa la guardia alla Panda messa di traverso all’ingresso della via. Fino a quando non succede nulla, hanno tutti ragione.

Certo è una situazione difficile da gestire, ma se fossero elevate delle contravvenzioni, molti ci penserebbero due volte a passare per la strada.

Il fatto poi di bloccare la strada con auto o transenne costituisce un pericolo, oltre a limitare, per esempio, la normale autorizzala circolazione di quanti possono usufruire dello stallo di sosta riservato ai diversamente abili, i cui diritti non sempre sono rispettati dai vigili che adottano decisioni a seconda dell’umore e della valutazione che, forse, con inaudita competenza, fanno dei livelli di disabilità del malcapitato.

Intorno alle ore 13.25 di mercoledì 9 ottobre, mentre, inspiegabilmente mancava il servizio della polizia urbana, quando già i primi alunni erano usciti, mentre le auto percorrevano incuranti del divieto di transito il tratto di strada, arrivava un ambulanza del 118, chiamata, pare, per una signora che si trovava all’ingresso dell’edificio scolastico e che, a causa forse di un leggero malore, cadeva a terra procurandosi delle lesioni.

Come si può rilevare dalle foto, c’è stato un momento di grande caos, causato anche dai genitori che si accalcavano per la curiosità. Ma a fare impressione il comportamento degli automobilisti che, pure in divieto hanno intasato la strada e, quando il mezzo di soccorso è andato via, pretendevano di farsi strada fra la marea di ragazzini. Anche il mezzo di soccorso è stato ostacolato da qualche vettura che transitava e che non poteva nemmeno defluire attraverso il cortile delle case popolari perché bloccati dalla transenna.

 

Fortunatamente si è trattato di un soccorso per un lieve incidente, ma non sempre il destino aiuta. Occorre fare sì un’opera di prevenzione ma bisogna anche stroncare i comportamenti fuorilegge di chi ritiene di poter fare quello che vuole. Con tutte le limitazioni, blocchi, transenne e divieti non si risolve nulla: occorre mettere un vigile davanti all’ingresso ella scuola e quando passa l’automobilista incurante delle norme multarlo severamente secondo le norme. Solo così si potrà abituare la gente ad un minimo grado di civiltà.

Lettera firmata

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