IDV E FEDERAZIONE SINISTRA IN “CIRCOLO”

Modica.

E’ una considerazione prima politica, in linea con una logica di nuovo riassetto, la scelta di iniziare un dialogo per costruire un’alternativa politica di ri-colorata sinistra democratica.

IDV e Federazione della Sinistra di Modica gli attori, fautori, dell’idea. Si sono già incontrati lo scorso 30 gennaio.

Un’alternativa che sarà letteralmente nell’esclusivo interesse dei cittadini; fanno sapere da un comunicato firmato da entrambi.

Sull’esempio di Napoli (De Magistris), supportati da un sinergico lavoro di opposizione in consiglio provinciale a Ragusa (IDV) e in unione con Palermo e Scicli, anche Modica vuole che questo nuovo format di centro sinistra sia una valida alternativa basata su solidi principi etici e politici.

Nella volontà di riaffermare, comunque per entrambi, le rispettive “autonomie” emerge una distonia di fondo che guida, logicamente, la riflessione secondo la quale questo accordo parrebbe più che altro un compromesso politico al fine di arrivare; piuttosto che una riflessione reale sull’identità della sinistra, e della sinistra oggi sul territorio. Riflessione finalizzata ad un comportamento chiaro di azione sul territorio.

Tuttavia, per sfuggire alla tentazione del cosiddetto marketing politico, l’interpretazione che si dà all’invito rivolto alle altre forze politiche, come ai singoli cittadini di aderire all’idea nuova di politica ha la volontà, nonché la pratica necessità, di essere inteso come un eco volto a reperire risorse ottime per risolvere le questioni pratiche del territorio.

Tanto è vero che IDV stessa tiene a precisare la pesante presenza di “somme” dei “giochi”, così definiti, ereditate dal Comune di Modica, che hanno portato ad una trascurata gestione delle effettive priorità amministrative del territorio.

Somme, secondo IDV, in carico all’MPA e all’alleanza di quest’ultimo con il PD. Devote ad una architettura verticale disegnata dall’altro.

Nonostante ciò, massima fiducia viene conservata nei confronti del Sindaco Buscema, in carica al PD, ritenuto capace di autopensiero, autocoscienza e capacità operativa di risolvere praticamente esigenze come: Turismo, Viabilità e Servizi Sociali.

Si parla, oggi, di necessità reali del territorio che devono trovare risposta. Concretamente.

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