IDV DENUNCIA: RAGUSA, LA TERRA DI NESSUNO

“A Cava dei Modicani crollano i cancelli, crollano le reti, gli impianti inaugurati e pagati dalla collettività non entrano mai in funzione, il trattamento del percolato e l’impianto di captazione e trattamento del biogas che vengono pagati dalla collettività e che dovevano essere già installati, come previsto nel progetto originario, all’atto dell’apertura della discarica nel 1999, non risulta che siano ancora attivi e a regime. In questi giorni, con queste condizioni dell’impianto e con l’inquinamento in atto è stato anche deciso di portare tutti i rifiuti della Provincia a cava dei Modicani dove, contro legge, i rifiuti vengono solo abbancati e non vi è la triturazione”. Questa è l’ennesima denuncia portata avanti da Giovanni Iacono, Consigliere Provinciale e v. coord. regionale di IdV.

“Gran parte degli organi di stampa – afferma Iacono – hanno traccia dei comunicati stampa relativi a “progetti modello” e “progetti pilota a livello nazionale” per Cava dei Modicani. Tante tristi inaugurazioni e tanta, tanta irresponsabile propaganda! Un esempio è la presentazione del progetto di barriera vegetativa polifunzionale a supporto tecnico dell’adeguamento della discarica. Il 17 novembre 2010 il Sindaco di Ragusa Nello Dipasquale e l’intero collegio dei liquidatori dell’Ato promuovevano infatti la barriera vegetativa, iniziativa utile alla mitigazione visiva, atta a svolgere funzione fonoassorbenti e di assorbimento degli inquinanti, ed infine cogliere l’obiettivo di corridoio naturalistico verde della ‘green way’ ciclabile. L’opera – continua il consigliere provinciale Idv – dal costo 30.000 €, non ha favorito il ‘corridoio verde’ e nulla è cambiato in positivo. Avevano poi installato una rete alta per attenuare la dispersione per km e km dei rifiuti, dal costo 18,000 €. Ebbene – denuncia Iacono – quella rete, da oltre un mese, è irrimediabilmente crollata e con se parte delle strutture metalliche. Gli animali da pascolo sono tornati ad inghiottire plastica in  tutte le campagne circostanti, le cave naturalistiche, la riserva forestale di cava volpe, ecc. Continua, senza soluzione di continuità, il disastro ecologico ed ambientale”.

“Purtroppo questa Provincia su moltissime cose appare come una ‘terra di nessuno’  – commenta Iacono – anche perché ci siamo rivolti in passato alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Provinciale ed anche dinanzi all’accertamento concreto ed oggettivo dei fatti denunciati da parte degli Ufficiali di Polizia Giudiziaria tutto è rimasto come prima. Siamo stati i primi a denunciare e pubblicamente con conferenze stampa le assunzioni clientelari e nepotistiche all’Ato ambiente e nessuno si è poi premurato di bloccare le pratiche illecite o andare a fare un’ispezione per accertare che lavori venivano svolti dagli stessi soggetti. In data odierna – conclude il coordinatore IdV – ho provveduto a trasmettere interrogazione alla Provincia ed ennesima istanza alle Autorità Giudiziarie con l’auspicio che un giorno ‘nessuno’ si trasformi in ‘qualcuno’ e poi in ‘collettività’, altrimenti l’unica strada rimane la rivolta e la rabbia”.

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