IACONO: “SULLA QUESTIONE IDRICA AD OGGI SOLO PAROLE MA NESSUN ATTO UFFICIALE”

Appuntamento venerdì mattina presso Palazzo dell’Aquila per l’associazione “Partecipiamo Ragusa”. Una delegazione, capeggiata dalla Presidente Scrofani Marcella e composta da Cesare Borrometi, Marianna e Letizia Galante, Giovanni Iacono, Tiziana Pagano e Mimmo Statello, ha presentato all’Ufficio protocollo del Comune la prima petizione che viene effettuata in città ai sensi dell’art. 8 dello statuto comunale. Una iniziativa annunciata e completata in poco più di una settimana per rivendicare il diritto ad avere in rete l’acqua potabile.

Circa duemila i cittadini che si sono recati presso i banchetti predisposti in tutti i quartieri iblei anche se le firme certificate sono state circa 1500.

“Ad oggi abbiamo ascoltato solo parole e propaganda da più parti – afferma il candidato sindaco Giovanni Iacono – ma nessun atto ufficiale da parte del Commissario. Abbiamo pertanto ritenuto opportuno dare corso alla protesta civile e consegnare queste importanti firme. Occorre sottolineare inoltre che, nonostante la grave crisi idrica, in città si verificano numerosi casi di perdite e sprechi”.

“Molti i cittadini che si sono rivolti alla nostra associazione – confermano Letizia e Marianna Galante – per segnalare da qualche giorno copiose perdite della rete idrica nel quartiere Carmine, in via Carlo Alberto dalla Chiesa ed ancora in via Salvatore e ad Ibla in via Peschiera. I cittadini ci hanno riferito di aver telefonato agli uffici comunali e di aver avuto come risposta che l’ente non ha i soldi per riparare tali perdite”.

“Tutto questo è inaccettabile – conclude Marcella Scrofano – da 3 mesi 15.000 cittadini vivono il disagio dell’acqua mentre in altre zone l’acqua si perde”.

Intanto un comunicato stampa del Comune informa che il Commissario Straordinario Margherita Rizza, accompagnata dai tecnici comunali dell’ufficio idrico, ha effettuato un sopralluogo nelle zone in cui sono in  fase di completamento sia i lavori di allaccio della rete idrica comunale a quella dell’ASI, sia quelli del pozzo di Contrada Bruscè. “Si sta lavorando senza sosta per venire al più presto fuori della situazione di emergenza idrica – dichiara la dr.ssa Rizza ed è proprio per questo motivo che ho deciso di sospendere l’ordinanza che sarebbe dovuta entrare in vigore il 2 aprile prossimo con cui si disponeva il divieto di utilizzo a scopo potabile dell’acqua distribuita dall’acquedotto comunale.”  

 

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