I TESORI DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE

Pubblico piacevolmente sorpreso dai “tesori” della chiesa di Santa Maria delle Grazie (ex Cappuccini), sita nel piazzale Sacerdote Angelo Guastella, visitata nel corso della Giornata Fai di Primavera.

“Per la prima volta in diciotto edizioni anche la nostra città ha partecipato alle manifestazioni promosse dal Fondo per l’Ambiente Italiano, aprendo finalmente al pubblico un bene monumentale di inestimabile pregio – commenta l’assessore alla Cultura, Maria Rita Schembari -. Si tratta della chiesa di Santa Maria della Grazia, più nota come chiesa dei Cappuccini: il sito è per la verità fruibile ai fedeli, perché ogni mattina vi si officia il culto, ma, da quando è stato restaurato grazie all’opera di padre Guastella a cui tanto i comisani debbono non solo come figura umana ma anche come cultore del bello, solo il 27 e il 28 marzo scorso è stato aperto ai visitatori, i quali hanno potuto conoscerne la storia e le vicende, grazie alla mediazione degli apprendisti ciceroni, ossia gli alunni della scuola media “Pirandello” di Comiso e di quella di Pedalino, e i loro “cugini” più grandi dell’Istituto superiore “G. Carducci”. E’ stato motivo di grande e reale soddisfazione aver supportato con il patrocinio del Comune un progetto tanto ambizioso, nel quale i ragazzi, sapientemente guidati dai loro insegnanti, hanno dato prova di competenza e di scioltezza espositiva”.

Moltissimi i visitatori, provenienti da ogni parte della Sicilia e, in alcuni casi, dalla Penisola, i quali hanno prodotto un flusso turistico rilevante in città, favorito dalla compresenza di altri importanti appuntamenti culturali – dichiara l’assessore al Turismo, Raffaele Puglisi -. La cripta coi corpi mummificati, lo splendido altare intarsiato in cuoi e legno della chiesa, alcuni quadri e mobili religiosi, il reliquario, la visita nella cripta sottostante il pavimento, sono state tutte autentiche gemme molto apprezzate dal pubblico, complimentatosi coi giovani che hanno saputo esporre la storia della chiesa e spiegare destinazioni d’uso di oggetti e ambienti. Tra i visitatori anche  il parroco della Basilica dell’Annunziata, don Giuseppe Cabibbo e il responsabile della delegazione del FAI di Ragusa, Riccardo Gafà. Un entusiastico apprezzamento ha infine suscitato il concerto di musica barocca, per archi e fiati, che ha visto protagonista l’ensemble dell’UMI e che ha estasiato con la sua esecuzione il pubblico in un luogo particolarmente suggestivo, qual è quello offerto dalla navata unica della chiesa. Una iniziativa sicuramente positiva, dagli echi nazionali, certamente da ripetere il prossimo anno perché coniuga in modo esemplare svago, cultura e

conoscenza del territorio”.

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