I SOLDI SU IBLA CHE FINE HANNO FATTO?

Dove sono andate a finire le risorse della Legge su Ibla, 9.000.000,00 o 16.000.000,00 di EURO,  delle quali non ci sarebbe più traccia, ad oggi, negli atti finanziari e contabili del Comune di Ragusa, considerato che è da quasi un anno che se ne parla ed ancora non è venuta fuori la verità ?

E’ l’interrogativo che si pone Paolo Ucchino, già consigliere comunale e componente della commissione per il risanamento dei centri storici, su questo argomento che, se confermato, potrebbe determinare un durissimo colpo all’opera di risanamento e rivitalizzazione della Città di Ragusa Ibla e del Centro Storico di Ragusa Superiore.

Speravo che l’attuale Amministrazione Comunale potesse fare emergere la verità sulla questione, io stesso, già da quando si cominciò a paventare questa situazione, ho sollecitato il Sindaco e l’Assessore al Bilancio a far venire fuori tutta la verità, perchè, se confermata, dovrebbe vedere attuate tutta una serie di misure atte a recuperare le risorse che, oltretutto, “coprono”, dal punto di vista finanziario, tutta una serie di progetti, previsti dai piani di spesa, che non sarebbero attuabili senza le stesse risorse.

Poiché si dice che le suddette risorse risalgono, addirittura all’anno 1997/1998 e fino agli anni 2002, 2003, a me sembra molto strano che questa vicenda sia venuta fuori soltanto nell’anno 2012, quando l’allora Commissario Straordinario, D.ssa Rizza, “si accorse” di questo problema.

Sarebbe ora che l’attuale Amministrazione Comunale dica alla Città la verità e non si trinceri dietro il pretesto che la verità potrebbe determinare la compromissione futura della Legge su Ibla, il “prezioso” strumento legislativo che ha fatto “grande” la Città di Ragusa ed ha contribuito in maniera decisiva alla rinascita della Città di Ragusa Ibla e del Centro Storico di Ragusa Superiore.

Se ci sono responsabilità politiche, che vengano fatte emergere e denunciate all’opinione pubblica, che deve sapere dove sono andate a finire queste immense risorse.

Invito, pertanto, il Sindaco a volere informare la cittadinanza, senza temere eventuali prese di posizione da parte dell’Amministrazione Regionale, la quale, in ogni caso, potrebbe con propri atti vederci chiaro.

E’ palese, per altro, che la verità è sempre un elemento da far emergere, al fine di porre in essere le soluzioni politiche e/o tecniche per risolvere la questione.

Le domande più semplici da porsi sono almeno cinque: queste somme sono state destinate a pagare debiti che le Amministrazioni Comunali del tempo non hanno potuto pagare ai creditori e si è voluto, “provvisoriamente”, utilizzare le risorse della Legge su Ibla, che erano disponibili ?

Già questa fattispecie sarebbe stata una pericolosa forzatura, perchè sappiamo tutti che le risorse della Legge su Ibla sono a destinazione vincolata.

Queste somme sono state destinate per altre finalità e gli amministratori responsabili dell’avere compiuto un atto illegittimo speravano che, nessuno dopo di loro, si accorgesse di nulla ?

Perchè, ad oggi, i cittadini ragusani non sono stati resi edotti di come sono andati i fatti e perchè non si accelerano le procedure per acclarare la verità ?

Perchè le Amministrazioni Comunali che si sono susseguite dopo il 2002 o il 2003, non si sono accorte di nulla ?

Proprio per tutte queste domande, alle quali, ad oggi, non è stata fornita alcuna risposta, come cittadino ragusano “pretendo” che venga, al più presto, fuori tutta la verità, al fine di risolvere il problema in maniera seria e con grande senso di responsabilità, senza compromettere il futuro della Legge su Ibla.

Se non ci dovesse essere la volontà politica di scoprire tutta la verità sull’argomento, questa si che sarebbe la reale volontà politica di affossare, definitivamente, la Legge su Ibla e poi ogni soggetto politico si assumerà le proprie responsabilità, tenendo conto che anche singoli cittadini potranno far emergere la verità.



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