I SINDACATI CONTRO LO SCELLERATO PIANO DI GESTIONE FINANZIARIA DEL COMUNE DI MODICA

Pensiamo che la cittadinanza si sia fatta l’abitudine al piglio auto-celebrativo del Sindaco di Modica, il quale, essendo in grande difficoltà, piuttosto che rispondere nel merito delle gravissime problematiche che attanagliano l’Ente, la butta sempre sul piano personale, denigrando soprattutto chi ancora ha la correttezza e l’autonomia di esprimere, con garbo e con atteggiamento civile, il proprio dissenso rispetto allo scellerato piano di gestione finanziaria, da lui attuato e che avrà come probabilissimo approdo il dissesto dell’ente territoriale.    
In questi tre anni e 4 mesi di gestione amministrativa, chi è stato ed è alla ricerca della notorietà e della visibilità quotidiana non sono stati e non sono di certo i rappresentanti sindacali, semmai il Sindaco Abbate, costantemente sulla stampa e sui media per propagandare, quasi sempre, il niente, alcune volte- purtroppo – per mascherare il fallimento politico ed amministrativo di cui lui è il solo ed unico responsabile.
Sig. Sindaco i rappresentanti sindacali hanno fatto il loro mestiere! In alcuni casi condividendo l’operato amministrativo (ad esempio la procedura di pre-pensionamento di 79 dipendenti comunali, peraltro da noi proposta), in altri momenti esprimendo la loro valutazione critica e di non condivisione sulle attività non propriamente conformi agli obiettivi complessivi dell’ente.   
E’ stato Lui, e non noi, ad insediarsi a Modica con gli occhi, sin dal primo giorno, rivolti a Palermo, facendo del Comune un mezzo per altri obiettivi politici, che nulla hanno a che vedere con il futuro di questa città. Ed è lui, e non noi, che utilizza costantemente il ruolo che gli hanno attribuito i cittadini come una incessante attività di campagna elettorale.
La sua nota di ieri, in risposta al comunicato sindacale, è la prova provata della grande difficoltà in cui si è cacciato, per colpa della sua spavalderia e per la superficialità con cui ha improntato la gestione dell’Ente,  per non parlare della sua vistosissima immaturità istituzionale di cui siamo infelici spettatori quotidiani.
Alla luce delle risultanze delle ordinanze della Procura della Corte dei Conti (lo invitiamo a leggerle attentamente), che descrivono impietosamente la incapacità della sua Amministrazione a procedere al risanamento dell’ente attuando pienamente le misure inserire nel Piano di riequilibrio,che la inchiodano alle responsabilità dell’ormai visibile disastro economico-finanziario del nostro territorio, dovrebbe essere proprio il Sindaco, il deus ex machina dell’attuale Amministrazione a spiegare alla Città ciò cui essa andrà incontro tra qualche mese, invece di pontificare e attribuire chissà quale reconditi obiettivi agli altri.   
 Se vuole essere veramente propositivo, zittire le proteste e dimostrare che sono gli altri ad avere torto, il Sindaco dica e spieghi come intende pagare gli stipendi, invece di rassicurare, i comunali e altri lavoratori indiretti, sbandierando che riceveranno i loro emolumenti, visto che ha già abbondantemente dimostrato di essere poco attendibile circa gli impegni che in questa direzione ha pubblicamente assunto e che con faccia da sfinge ha regolarmente non rispettato.
Dica e spieghi, e gliene saremo grati, come riuscirà ad evitare il dissesto dell’Ente, invece di strombazzare in giro, per crearsi un alibi,  che la colpa è dei suoi predecessori.
Dica e spieghi come mai il Comune di Modica è tra gli enti locali della Sicilia che ancora non ha approvato il bilancio previsionale del 2016 (lo si doveva approvare entro il 30 aprile scorso), fatto questo che ha determinato il congelamento al Ministero del trasferimento statale di quasi 6 milioni di euro, che consentirebbe di dare respiro a tanti lavoratori che da molti mesi non ricevono lo stipendio (SPM, COOPERATIVE) compresi i comunali che tra quattro giorni matureranno due mesi non pagati.

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