I riti della Settimana Santa a Ibla. Ecco il programma dettagliato

Uno dei periodi più importanti e seguiti dell’anno è la Settimana santa a Ragusa Ibla, iscritta dal 2016 nel Registro eredità immateriali della Sicilia. I riti e le funzioni svolte nella città antica in questo periodo assumono un grande rilievo poiché qui vive e si tramanda una secolare tradizione che si porta avanti immutata nel tempo. E si tratta, effettivamente, di un bene prezioso perché racchiude in sé aspetti e caratteristiche che ci tramandano la fede, la devozione e la cultura di un popolo, quello ragusano, in un periodo di spiritualità forte e fervente.

Tutti i riti e le funzioni sono basati su un aspetto centrale e fondamentale: l’adorazione eucaristica delle cosiddette Quaranta ore (ricordando in questo modo il tempo in cui il Cristo morto è stato trattenuto nel sepolcro) che si svolge nella chiesa Madre di Ragusa, il Duomo dedicato al patrono San Giorgio. Tutti aspetti che sono stati messi in rilievo, anche storicamente parlando, nella conferenza stampa tenutasi questa mattina nella chiesa dell’Annunziata con le relazioni degli studiosi Giuseppe Arezzo e Andrea Ottaviano e con gli interventi di Stefano Avola e Gabriele Guastella.

Protagoniste indiscusse della Settimana santa sono le confraternite, associazioni religiose di laici che hanno come obiettivo quello di mantenere vive le pie devozioni, occuparsi delle chiese di cui sono titolari e provvedere alle opere di carità. Sono attualmente sei le confraternite attive nella città antica e ognuna si occupa, da secoli, della processione in un determinato giorno della Settimana santa. Grazie al loro impegno, ogni processione diventa una occasione per riflettere sulla fede e sulla spiritualità.

Un tempo, i confrati, per non farsi riconoscere, indossavano durante le processioni una tunica e un cappuccio bianco. Le processioni conducono fino alla chiesa Madre laddove, nel frattempo, si svolge l’adorazione eucaristica. All’arrivo di ogni gruppo statuario e della confraternita interessata, tutti i fedeli ascoltano le riflessioni e le meditazioni, dette fervorini, relative a un argomento di interesse spirituale e che è legato anche al momento religioso che la statua rappresenta. Fitto già il programma di domani. Alle 9, nella chiesa delle Benedettine, ci sarà la santa messa.

Alle 10,30, al Giardino ibleo, la benedizione delle palme e la processione verso il Duomo di San Giorgio dove, alle 11, si terrà la solenne santa messa. Alle 16,30, sempre al Duomo, la solenne esposizione del Santissimo Sacramento mentre alle 16,30 ci sarà la santa messa nella chiesa di Santa Maria dell’Itria da dove, alle 17, prenderà il via la processione con il simulacro dell’Addolorata verso il Duomo nell’ambito delle iniziative del Quarantore. Alle 17,30, al Duomo, il fervorino eucaristico confraternita dell’Addolorata. Alle 18,15, le sante messe al Duomo e nella chiesa della Maddalena.

Alle 19, nella chiesa della Maddalena, la processione con il simulacro di Maria Maddalena verso il Duomo. Alle 19,15, il fervorino eucaristico della confraternita della Maddalena. Alle 20, nella chiesa dell’Annunziata la processione con il simulacro del Cristo alla colonna verso il Duomo. Alle 20,30, al Duomo, il fervorino eucaristico confraternita Santissimo Rosario e Sciabica.

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