È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I GIOVANI E LA MUSICA
17 Gen 2014 06:36
Quando il nostro pianeta era appena nato, l’uomo non conosceva il suono, esistevano le voci della natura che riempivano l’aria con suoni e timbri diversi; gli uccelli cantavano all’ombra delle foreste, i giorni, le notti proseguivano con il loro ritmo regolare.
Dalle grosse conchiglie marine, dalle corna degli animali uccisi, dalle canne vuote nacquero i primi strumenti a fiato. I primi strumenti a corda furono invece gli stessi archi. Servendosi di tronchi di alberi, l’uomo imparò a costruire i primi strumenti a percussione. Con il passare del tempo, dopo anni ed anni, cominciarono i primi canti religiosi nelle chiese e i primi canti popolari.
La parola musica deriva dal greco “moysa” cioè musa, l’idea era collegata alle muse, questo senso alludeva ogni scienza e ogni arte che risveglia l’idea di qualcosa di perfetto e gradevole. La musica in tutte le sue forme e secondo i gusti individuali, è un importante mezzo per sfogarsi e soprattutto per gli adolescenti, una ragione di conforto, un modo per conoscersi e divertirsi. si tratta di un’arte complessa di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l’interiorità e i sentimenti dell’individuo che produce la musica e dell’ascoltatore.
Per noi giovani il concetto di musica è un po’ cambiato rispetto ad altri tempi: essa non è più un’arte, ma un metodo per evadere dal nostro standard di vita. Infatti oggi cerchiamo nella musica un mondo impossibile e irrealizzabile per sottrarci dai dolori, dalle sofferenze, dai problemi, dalle difficoltà e dalle fatiche di ogni giorno.
E’ ormai risaputo che noi adolescenti preferiamo scegliere la via più breve e più semplice; così ci rifugiamo nel mondo della musica che ci offre un riparo immaginario e intoccabile; ma non vogliamo viverla fino in fondo: ci piace sapere che è sempre disposta ad accoglierci, lei, il mondo migliore che tutti desideriamo, quando siamo oppressi dalla società contemporanea ipocrita, falsa e fondata sul consumismo. Io penso che la musica dia la possibilità a tutti noi, giovani o meno giovani, di esprimerci, affermo questo perché facendo parte di una band ho constatato che comporre musica ha permesso a tutti noi di esprimere i nostri sentimenti le nostre sofferenze e i nostri stati d’animo.
Incoraggio tanti giovani ad aprirsi alla musica perché dà la sensazione di libertà e di benessere.
IISS – Giovanni XXIII – Cosentino Marsala
Referenti
Proff Angileri Maria
Cudia Clara
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