I COMUNI SONO DIVENTATI GLI AGENTI DELLA RISCOSSIONE DELLO STATO.

In merito alle ultime notizie comunicate dal Ministero dell’Interno, riguardo gli ulteriori tagli applicati ai trasferimenti agli Enti Locali, ritengo che sia doveroso avviare una profonda riflessione su ciò che sta accadendo nel nostro paese.

L’anticipazione dell’entrata in vigore dell’ IMU, ha nei fatti più che raddoppiato l’imposta sulla casa, cosa già di per se sbagliata in un paese dove la proprietà immobiliare è un bene diffuso e spesso realizzato con anni di sacrifici, a ciò, si aggiunge la modalità di riscossione dell’imposta che avviene attraverso i comuni i quali si trovano di fronte all’imbarazzo di dovere applicare un imposta che per la maggior parte viene comunque incassata dallo Stato, e quindi tutti gli sforzi possibili intesi a mantenere le aliquote al minimo, operando tagli sui propri bilanci, vengono vanificati dallo stato che incassa la sua parte e riduce i trasferimenti agli enti locali.

Per comprendere meglio possiamo fare l’esempio del Comune di Ragusa, che negli anni passati incassava circa 9 milioni di euro con l’ICI, ne incasserà più di 20 con l’IMU, con comprensibile aggravio per i cittadini, e nelle proprie casse non ne rimarranno neanche 10, a fronte però del taglio del trasferimento, da parte dello stato  della vecchia ICI sulla prima casa, e dei trasferimenti ordinari per circa il 30 %.

La norma è così pesante da mettere in discussione il ruolo stesso dei Comuni, enti autonomi al pari di Province e Regioni, ricordiamo la riforma del Titolo V della costituzione,  che dovrebbero utilizzare le risorse delle imposte locali per garantire servizi, realizzare opere pubbliche mantenere il decoro delle strade, delle piazze, della pubblica illuminazione ecc., ed invece sono diventati gli agenti della riscossione delle imposte dello Stato.

Per la nostra città poi il danno è ancora maggiore se pensiamo alla riduzione di 750 mila euro per la Legge su Ibla, di 300 mila euro sul contributo al consorzio universitario, e poi possiamo aggiungere il taglio del finanziamento alla scuola regionale dello sport, oltre a tante altre realtà minori.

La cosa incredibile in tutto questo e come la politica ed i partiti siano immobili, quasi impotenti,  di fronte a cose che negli anni passati avrebbero fatto cadere i governi, piegati dalla impossibilità di reggere il peso di un sistema che ha nei fatti della Lega e della Margherita mostrato solo la punta dell’iceberg. 

Ci aspettiamo che altri mostrino lo stesso coraggio mostrato nel fondare il movimento Territorio, e vengano ad ingrossare le fila di chi, ognuno dal proprio punto di vista,  ha deciso che non si può restare immobili a guardare le città che muoiono e  le comunità che si impoveriscono

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