I cavi elettrici che “sporcano” le bellezze architettoniche della città. A Modica si intravedono soluzioni

Il Soprintendente di Ragusa dr. Antonino De Marco, come preannunciato ha avviato primi incontri informali con l’amministrazione Comunale ed i responsabili tecnici di aziende fornitrici di servizi, responsabili della collocazione dei cavi esterni della cui estetica e pericolosità si sta discutendo. Ieri mattina un primo incontro è avvenuto sotto la scalinata di San Pietro di Modica per verificare la situazione di palazzi storici dove i progettisti e soprattutto i proprietari, nonostante abbiano beneficiato di cantieri con bonus edilizi con precise indicazioni in fase autorizzativa, nulla hanno fatto per migliorare la situazione dei cavi che infestano le pareti esterne con grave nocumento dell’appeal turistico e della sicurezza dei residenti e dei visitatori della città di Modica. Partendo da Corso Umberto l’informale tavolo tecnico itinerante ha poi proceduto verso Via Marchesa Tedeschi e Piazza Rizzone, per valutare possibili interventi migliorativi in alcuni palazzi dove sono già previsti interventi di manutenzione a fronte di situazioni di pericolosità estrema.

Il gruppo Modicaimmaginandoilfuturo constata che i tentativi operati dalla Soprintendenza di Ragusa, in sinergia con l’amministrazione Comunale e le aziende fornitrici, sono una reale novità, a fronte del quieto vivere del modicano rassegnato a vedere deturpare il proprio patrimonio edilizio, sia per incapacità di programmazione, sia per scarsa volontà nell’immaginare una città pronta ad affrontare nuove sfide imposte dai pericoli connessi al contesto internazionale e dalle opportunità offerte dalla capacità dimostrata di attrarre fasce di visitatori di qualità sempre più alta.

Eppure il quotidiano confronto di modicaimmaginandoilfuturo con ampie fasce di cittadini modicani evidenzia che i temi relativi all’estetica e alla sicurezza della città trovano ampio consenso tra i votanti alle prossime competizioni elettorali. Pertanto ci si potrebbe aspettare che forze politiche e sociali in cerca di consensi si occupino di temi riguardanti il benessere economico e fisico dei cittadini e dei visitatori. Preferiremmo che i visitatori venissero colpiti dalla bellezza della città anziché dalle penzolanti matasse di cavi che passano sopra le loro teste. Peraltro l’iniziativa andrebbe a colmare il mancato rispetto di linee guida per la fruizione e la tutela del centro storico di cui il comune di Modica già si dotò nel 2009 che, almeno nelle intenzioni, ponevano il centro storico di Modica all’avanguardia in Italia. Fermo restando che la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, nonché la cura dell’estetica di Modica, non si devono limitare al solo centro storico, come già ribadito dal Soprintendente dr. De Marco la cosa più importante è iniziare un percorso virtuoso, grazie all’interessamento di amministratori capaci ed interessati al bene della propria città. Alla luce di quanto visto in occasione del tavolo tecnico itinerante risulta altrettanto importante l’apporto di giovani e motivati responsabili tecnici delle aziende fornitrici di servizi

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it