Halloween non abita a Ragusa!

Domenica sera in redazione, sono le 19,30 circa e qualcuno bussa alla porta. Al “chi è?” non risponde nessuno per cui qualche collega diligente scende le scale e apre il portone. E chi  trova? Tre ragazzini, maschere alla Halloween, che ti chiedono i dolcetti. Che ovviamente abbiamo per qualche ospite goloso ma negli uffici della nostra redazione. Giusto il momento di risalire per prendere una manciata di cioccolattini e riscendere, ma Halloween o i suoi seguaci non ci sono più; non hanno creduto alla nostra disponibilità e se ne sono andati a bussare alle altre abitazioni di via Archimede in cerca di residenti che stanno in casa magari con le tasche piene di biscotti in attesa dei seguaci del “morto” vivo finlandese.

Insomma, un fiasco questa festa alla vigilia dei Morticini, che per ora qui da noi non attecchisce come invece è accaduto negli Stati Uniti ad opera dei coloni dell’Europa del Nord dove è nato in epoca precristiana il “personaggio”. E secondo noi non attecchisce per tre motivi: Primo perché è una festa nordica, dove il sole tramonta già a mezzogiorno e la notte dura sei mesi e quindi le zucche con le candele fanno luce sia pure in maniera fioca; secondo perché è una festa precristiana che non è stata assorbita dal cristianesimo come è avvenuto per tante altre ricorrenze; terzo che la maschere sono davvero orripilanti e, specie ai più piccoli, fanno paura da morire.

C’è un quarto motivo che da noi qui in Sicilia è determinante: Siccome Halloween viene qualche giorno prima dei morti i dolcini richiesti (o il giocattolo!) li conserviamo per la festa dei morticini, perché tra compleanni, onomastici, feste di Natale, e quant’altro, in un momento di crisi aggiungere Halloween ci sembra davvero esagerato. Forse in futuro… (r.b.)

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