È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GUERRA DEL POMODORINO, SI CRITICANO I PAESI DEL NORD AFRICA MA I VERI GUAI SONO INTERNI ALLA SICILIA
21 Set 2016 00:49
“Tantissimi produttori hanno lamentato la concorrenza sleale compiuta all’interno del comparto siciliano. Si parla spesso della concorrenza dei paesi nord africani, un problema serissimo, ma purtroppo si dimenticano i gravissimi danni fatti da alcuni pirati della realtà siciliana”. Lo afferma Antonino Vaccaro, direttore accademico del Center for Business in Society dello IESE Business School (Barcellona – New York – Monaco), la prima scuola al mondo nel ranking del Financial Times per Executive Education, che ha svolto uno studio sul comparto dei pomodori di Ragusa e Siracusa. Lo ha dichiarato all’agenzia Italpress ricordando che durante i mesi di luglio e agosto il suo gruppo di lavoro ha intervistato oltre 200 operatori del comparto agricolo di Ragusa e Siracusa. Il campione statistico comprendeva coltivatori diretti, vivaisti, agronomi e tecnici di coltivazione, operatori della grande distribuzione organizzata, consumatori finali. Dalle interviste effettuate, il 93 per cento degli operatori del settore ha qualificato come “gravissimo e urgentissimo” il problema del mercato nero di piantine di pomodoro riprodotte illegalmente. Il 95 per cento degli operatori del settore ha giudicato “gravissimo e urgentissimo” il problema delle importazioni di prodotti vegetali dal Nord Africa (spesso associate a sistemi di produzione nocivi e illegali in Europa). Il 99 per cento degli operatori del settore concorda su come sia necessario lanciare un programma di controllo dell’origine e della qualità dei prodotti vegetali nella grande distribuzione per salvare il comparto di Ragusa e Siracusa. La riproduzione illegale di piante alimenta infatti un mercato sotterraneo di piante e poi pomodori che sono prodotti senza alcun controllo fitosanitario. “Vorrei chiarire che sono tantissimi gli attori sociali danneggiati da queste attività – ha ancora spiegato Vaccaro all’agenzia Italpress – I primi sono i consumatori che comprano inconsapevoli pomodori prodotti senza le garanzie fitosanitarie imposte dalla legge. Sono poi danneggiati i produttori onesti che si trovano davanti una concorrenza sleale nel mercato di casa. Sono danneggiati i vivaisti onesti perché si trovano a dover lottare contro il mercato nero delle piante di pomodoro. E infine è danneggiato lo Stato perché gran parte di queste attività è svolta in nero. Per salvare il comparto del pomodoro di Ragusa e Siracusa dobbiamo aiutare i produttori onesti e salvaguardare i consumatori. Spero che le forze dell’ordine, la politica regionale e sopratutto la grande distribuzione organizzata possano aiutare prendere le necessarie decisioni. Abbiamo bisogno di garantire la provenienza dei pomodori e più in generale dei prodotti vegetali che consumiamo tutti i giorni. Questo è possibile, è un dovere civico per noi e sopratutto per i nostri figli”.
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