GUARDATE DENTRO IL VOSTRO PARTITO

Prendo atto che la sig.ra Sgarlata, rappresentante del PD, mostra una profonda voglia di polemizzare con il sottoscritto. Premetto che con il presente comunicato è mia intenzione chiudere questa vicenda, ritengo non utile andare oltre le cose dette, almeno in questa sede.

Parto precisando che il sottoscritto consigliere comunale dal 2005, non dona gesti d’amore alla sua città, non ne sarebbe all’altezza, ma svolge umilmente giorno dopo giorno, la funzione che i cittadini gli hanno conferito.  Tentando, con tutti i propri limiti, di rappresentare le esigenze della città.

Il consigliere Calabrese, così come la sig.ra Sgarlata lo definisce, il più votato dal 2006, inspiegabilmente ha svolto fino ad oggi esclusivamente la funzione di consigliere comunale, sempre all’opposizione, (della giunta Solarino, in maggioranza, fù il principale carnefice) altri dirigenti della sinistra con cui lo stesso spesso si paragona, alla sua età avevano già alle spalle diversi mandati da parlamentare e vantavano la presenza nel governo della regione, spero che la sig.ra Sgarlata non voglia mettere in dubbio questa verità. Per quanto riguarda gli adepti, mi dispiace se il termine è stato interpretato come offensivo, sarebbe a mio giudizio più importante avere la capacità di tenere unito intanto il partito, ricordo che sui ristrettissimi 5 consiglieri comunali di cui può vantare il PD (solo i DS nella passata consiliatura ne avevano 6) 2 non riconoscono Calabrese come segretario. Riuscire in questa impresa non era certo facile per tutti.

Sempre con grandissima umiltà, ricambio il suo consiglio, dicendole che forse lei che è arrivata da poco avrebbe bisogno di guardare in modo più realistico all’interno del suo partito, e di ciò che in questi anni è accaduto. Mi fermo qui con queste valutazioni che sono disponibile ad approfondire ma solo con l’interlocutore vero, riguardo poi le affermazioni fatte sui  miei interessi personali  da lei registrati, valuterò insieme ad un legale la possibilità di procedere in altra sede per difendere la mia onesta, onorabilità e trasparenza.

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