I grillini dissidenti: “Colpa dell’Amministrazione Piccitto, Zanotto si dimetta”

Scaduta a mezzanotte di venerdì scorso l’ordinanza del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa (non più prorogabile per legge) per conferire i rifiuti solidi urbani nella discarica di “Cava dei Modicani”, in territorio di Ragusa.

Autocompattatori pieni e in attesa di una direttiva a seguito della quale operare.

Altro che rifiuti zero. Un’altra promessa disattesa ed altri danni all’orizzonte. Ragusa, come la Campania di qualche anno fa e come tanti comuni siciliani.

Rifiuti per strada che cuoceranno sotto il sole; possibili incendi che metteranno a rischio la salute dei cittadini. A Marina di Ragusa vi chiederete: turisti in fuga!

Come sempre accade in questi casi siamo spettatori del teatrino della politica. Il Comune che dà la colpa alla Regione. Che la smettessero e che l’amministrazione risolva i problemi causati da propria incuria, dalla mancata assunzione di responsabilità e dalle decisioni mai prese.

E’ palese alla città che l’assessore all’ambiente, che attualmente ricopre l’incarico, possa essere additato come l’assessore del “Nulla”; giunto da luoghi lontani e piazzato a Ragusa solo perché “simpatico ad alcuni ambiti regionali” e per ripagare la mancata elezione durante l’ultima tornata elettorale alle regionali.

Per dirla in breve: CLIENTELE POLITICHE!

Grazie a tutte queste premesse l’amministrazione comunale si avvia verso il disastro ambientale e per di più in piena estate.

A nulla servirà l’ordinanza del sindaco, la quale andrà contro il parere tecnico, già negativo, dell’Arpa Sicilia, che permetterà di conferire i rifiuti ancora nella Cava dei Modicani; sito certificato come inquinato e pericoloso.

Una macchia indelebile rimarrà su questa amministrazione comunale.

Mai a Ragusa si erano visti rifiuti abbandonati per strada e raggiunte queste situazioni drammatiche.

Che qualcuno ne tragga le conseguenze. Non potendosi dimettere il sindaco almeno lo faccia l’assessore all’ambiente che è stato incapace anche di portare e applicare a Ragusa quanto di eccellente c’è nella sua città di origine.

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