GOVERNANCE POLL, IL SINDACO DI RAGUSA PERDE POSIZIONI RISPETTO AL CONSENSO DA PARTE DEI CITTADINI

Palermo e Caltanissetta ai primi posti tra le siciliane, con un balzo in avanti di ben 47 posizioni per Leoluca Orlando. Ragusa, Messina e Trapani fanalino di coda insieme al governatore regionale Rosario Crocetta. E’ questo il quadro siciliano che emerge dalla “Governance Poll 2016”, la classifica sul gradimento degli amministratori stilata dall’Istituto Ipr Marketing per il Sole 24 Ore e pubblicata oggi dal quotidiano economico. 

Non si tratta di un consenso elettorale ma un sondaggio tra i cittadini volto a giudicare la figura del sindaco nel suo complesso, in una miscela di elementi che va dai fattori emotivi e d’immagine a quelli di attività amministrativa.

Il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, perde posizioni e va giù in classifica, perdendo circa il 23,4 dei consensi rispetto alla data delle elezioni. E’ infatti al 98esimo posto, su 104, passando dal 69% incassato dal primo cittadino nel 2013 al 46% di oggi. 

Il primo sindaco siciliano, per gradimento, è Ruvolo (Caltanissetta, posizione 30) insieme a Leoluca Orlando (Palermo, posizione 30). Quindi Calogero Firetto (Agrigento, 43.o) e poi Garozzo (siracusa, 71.o), Bianco (Catania, 71.o) e Di Pietro (Enna, 71.o). Per Piccitto (Ragusa) e Accorinti (Messina) gradimento giù fino al 98.o posto. Ma il “peggiore” è Vito Damiano, sindaco di Trapani terz’ultimo in Governance Poll al 102.0 posto.

Per la cronaca, in prima posizione c’è la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Ultima posizione Maria Rita Rossa, prima cittadina di Alessandria.

Il campione è costituito da 600 elettori in ogni comune capoluogo disaggregati per sesso, età e area di residenza. A loro, tra il 10 novembre e il 22 dicembre 2016 è stato chiesto di rispondere alla domanda formulata da Ipr Marketing attraverso le cosiddette “interviste”: telefoniche con l’ausilio del sistema Cati, telematiche tramite il sistema Cawi e con il sistema Tempo Reale. La domanda era: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del Sindaco della sua città nell’arco del 2016. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale Sindaco?”.

E dopo questa classifica scoppiano già le polemiche al Comune di Ragusa. Critico il Laboratorio politico 2.0 che ha diffuso questa nota: “Una scivolata vertiginosa: dal 43esimo posto del 2015 al 98esimo, dal 55% al 46%, in soli due anni. Il dato complessivo, dal 2013 a oggi, è così evidente che viene citato perfino in un articolo dell’autorevole quotidiano facendo il paragone con il sindaco capitolino Virginia Raggi, penultima in classifica perdendo il 23% in appena sei mesi di amministrazione. Ecco, Piccitto fa peggio della Raggi che a Roma sta portando alla ribalta nazionale ciò che a Ragusa denunciamo da tempo: inadeguatezza politica accompagnata da insipienza amministrativa. Ma per Grillo e Cancelleri il sindaco di Ragusa è il migliore d’Italia: probabilmente confondono il nostro Paese con un altro dove gli standard di valutazione sono assai diversi dai nostri. Ecco, forse il miglior sindaco in Argentina! La verità è che il sondaggio IPR Marketing per Il Sole 24 Ore conferma l’inadeguatezza di una classe politica grillina, che non riesce ad andare oltre alla protesta. Noi che andiamo in giro per la città, non siamo stupiti dall’inevitabile perdita di consenso, un dato che lo stesso Piccitto potrebbe ricavare facilmente se incontrasse di più i cittadini, piuttosto dal fatto che averne perso il 23,4% è un risultato secondo solo a quello del primo cittadino di Alessandria, Maria Rita Rossa, ultima in classifica invariabilmente dal 2014. Conoscendo lo stile del M5S ibleo, adesso non ci aspettiamo nessun mea culpa, nessuna ammissione di responsabilità, non pensiamo che i grillini oggi riusciranno ad aprire gli occhi. Con ogni probabilità, anzi, racconteranno in giro la solita manfrina sull’opposizione rancorosa. Forse diranno che all’IPR lavorano esponenti dell’opposizione ragusana, saturi di odio”. 

Anche il Partito Democratico, con i consiglieri Chiavola e D’Asta, dice la sua: ““Il sindaco Piccitto continua a perdere posizioni sul piano del gradimento da parte della città. Non lo diciamo certo noi ma la classifica sulla governance poll pubblicata, come da tradizione, dal quotidiano economico “Il sole 24 ore”. Un calo repentino – affermano i consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola – se si riflette sul fatto che rispetto al 2013 il primo cittadino ha perduto qualcosa, in termini di consenso, pari al 23,4%, scivolando addirittura al 98esimo posto. Come andiamo dicendo da tempo, la città avverte la continua disattenzione di questo sindaco nei confronti delle esigenze primarie che sarebbe indispensabile mettere sempre in vetrina. E tutto ciò a fronte di un incremento della tassazione che ha davvero dell’incredibile. Insomma, come si dice, “cornuti e mazziati”. Si pagano più tasse senza, al contrario, avere in cambio servizi migliori, all’altezza della situazione. Ecco perché, come sosteniamo da tempo, è arrivato il momento per questo sindaco di fare l’unico atto dignitoso necessario, farsi da parte. Ed ecco perché il Pd, come forza di opposizione, sta lavorando per mettere in piedi una mozione di sfiducia che faccia davvero capire da che parte stanno le forze politiche che rappresentano l’elettorato ragusano. Nei fatti, come abbiamo visto, il sindaco è stato sfiduciato dalla città. Sono questi, e altri, gli argomenti di cui ci occuperemo nel corso di una conferenza stampa in fase di convocazione e che annunceremo con dovizia di particolari nei prossimi giorni”.

 

 

 

 

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