Gli ultimi 49 lavoratori della SpM finiranno negli organici del Comune. La giunta Monisteri e la Camera del lavoro siglano l’accordo

Una vertenza alla quale si lavora da più di un anno. Nei giorni scorsi l’accordo che farà transitare i 49 lavoratori della SpM in un nuovo soggetto, la cui denominazione ancora non si conosce, nell’attesa che vengano approvati gli esercizi finanziari che permetteranno di ottenere da Roma il visto per andare avanti nelle assunzioni. Se per gli altri 29 lavoratori il percorso lavorativo è approdato alla società “Iblea Acque” per i rimanenti 49 c’è ancora da attendere anche se il loro destino è stato già definito con l’accordo sottoscritto tra il Comune di Modica e la Camera del Lavoro. “E’ una svolta positiva dopo una trattativa, talora aspra, che sembrava essersi incagliata – afferma il segretario della Camera del lavoro, Salvatore Terranova – entro questo mese di febbraio i 49 lavoratori transiteranno alla nuova società per poi andare, con atto successivo nei ranghi del Comune come dipendenti comunali. L’accordo prevede l’impegno formale dell’Amministrazione di corrispondere, in un tempo quanto più breve possibile, ai dipendenti gli stipendi arretrati, mediante apposite rate mensili che saranno debitamente fissate nel verbale individuale di conciliazione che ciascun dipendente sottoscriverà entro il prossimo 10 febbraio. L’accordo contempla anche le modalità di pagamento delle spettanze dei 29 dipendenti, oggi in “Iblea Acque”, cui saranno liquidati i salari pregressi e il tfr maturato. Il sereno confronto con il sindaco Monisteri ha permesso di poterci incamminare verso il raggiungimento di una sintesi positiva”.

L’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali è stato raggiunto.

“Speriamo di essere puntuali entro questo mese di febbraio ma al massimo il transito nel nuovo soggetto per i 49 dipendenti avverrà entro la prima decade di marzo – spiega il sindaco Maria Monisteri – stiamo lavorando per garantire un futuro sereno a questi lavoratori con la stabilizzazione ed il loro incameramento negli organici del Comune. Fra l’altro sono lavoratori tutti di categoria A e B; categorie che mancano nella macchina dell’ente. Nel momento in cui potremo fare assunzioni per queste due categorie sarà proprio questo personale ad essere chiamato. Fino a quando non abbiamo la copertura finanziaria, però, non possiamo fare nulla. Stiamo comunque correndo, al più presto definiremo tutto. Di certo non vedo una società definitiva ma solo una società di transito, un soggetto di salvataggio”.

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