Gli over 65 alla cena Avis, tra sorrisi e ricordi

La grandiosità dell’Avis si concretizza nell’infinita relazione con i suoi donatori, dal momento della loro iscrizione fino a quando, non finiscono di dare il proprio contributo di amore e solidarietà, che per legge è fissata all’età di 65 anni prorogabili a 70, se in buona salute.

Nella nostra città la cultura della donazione ha stabilito una reciproca affidabilità con l’Avis che si è consolidata negli anni, durante i quali si è scritto, a due mani, la storia personale di ogni donatore nelle braccia di una Associazione No Profit pronta ad amarlo, a curarlo e a preservarlo dall’insorgenza, per quanto è possibile, di ogni malessere. Ma l’Avis va oltre, essa non dimentica i propri donatori, anzi li ravviva con eventi lieti come quello che si è svolto sabato 23 marzo nel Resort di Poggio del Sole a Ragusa.

Una cena fantastica, nella quale gli ex donatori e le loro famiglie, si sono incontrati con l’attuale dirigenza, in un clima di festa e orgoglio reciproco, ricordando momenti indimenticabili nella costruzione fisica dell’attuale sede di via della Solidarietà 2. Oggi essa rappresenta l’unica realtà in Italia di proprietà piena della Avis Comunale, nella quale hanno concorso alla costruzione, Istituzioni e i professionisti ragusani che hanno creduto nel sogno avisino. Per tale ragione il Presidente Paolo Roccuzzo e il Direttivo hanno pensato una serata di allegria ma anche di ringraziamento, non solo per i soci ma anche per tutti i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione di un sogno tutto ragusano.

Alla premiazione sono stati chiamati i professionisti presenti ai quali è stata donata una targa, consegnata dallo stesso presidente Roccuzzo, nella quale era scritto: *Per l’impegno, la professionalità e la generosità profusi in occasione della costruzione della sede e la vicinanza sempre mostrata all’Avis”,* l’Ing. Giovanni Mazza, l’Ing, Saro Tumino, l’Ing. Pippo Sorrentino, il geometra Giovanni Lauretta, il geometra Aldo Guastella, l’Architetto Bruno Cosentini, il sig. Vincenzo Occhipinti. Assenti per motivi personali l’Ing. Franco Poidomani e il dott. Arturo Frasca. Vivace e sentito l’intervento del Preside prof. Franco Giglio, il quale ha sottolineato come la presenza di una grande Avis come la nostra, cresciuta e amata dai ragusani, vada custodita e incrementata per non disperdere il grande tesoro di umanità e solidarietà, espresso nella nostra città con l’ausilio anche delle nuove generazioni, alle quali rivolgere le giuste attenzioni.

“Lo spirito avisino- ha commentato il dott. Paolo Roccuzzo- palesemente manifestato in questa serata di festa, non può non menzionare e ringraziare i consiglieri che hanno lavorato per tanti mesi, in preparazione di tale evento, come Pino Tetti e Natalino Blundetto, Attilio Gregna, Giuseppe Pantuso, Emiliano Privitera, Federico Nuzzarello, il vice presidente Turi Schininà e all’Addetto Stampa. Un caloroso ringraziamento va al personale Avis dipendente e non, che in varie forme ha collaborato alla realizzazione di questo evento”. “Desidero inoltre esprimere- ha commentato il Presidente Roccuzzo- la mia riconoscenza e la mia gratitudine a tutti gli ex donatori presenti, ricordando che l’Avis di Ragusa, ha bisogno ancora di voi, della vostra esperienza, della vostra capacità di far capire a chi non conosce il mondo dei donatori, cosa vuol dire donare il sangue per chi ne ha bisogno per guarire o meglio ancora per vivere”.

“Desidero inoltre ricordare che l’Avis , continua ad avere cura di voi, dando la possibilità di fare delle analisi periodiche, a titolo gratuito, perché l’AVIS non dimentica il passato, perché esso è un patrimonio da custodire, per potere pensare seriamente al futuro”. Infine nel ricordo dei dirigenti, non più presenti tra noi, si è conclusa una bella pagina di storia dell’Avis Comunale di Ragusa con i sorrisi e l’amicizia di sempre. contributo editoriale di Giuseppe Suffanti
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