GLI ANDREOTTIANI

Ho potuto notare, non senza una punta di sottile disappunto, come pochissime sono state le espressioni di cordoglio per la morte del senatore Andreotti. Se questo era comprensibile per quelle persone e quei partiti che, a vario titolo, avevano sempre contrastato il pensiero e l’attività politica del personaggio, comunque complicato e controverso, appare strano che pochi a livello nazionale, ma ancor meno ai livelli locali, abbiano speso anche poche parole a ricordo del politico che rimane, comunque, a detta di molti, protagonista della storia dell’Italia Repubblicana.
In particolare mi riferisco ai tantissimi colleghi di partito, la famosa e immortale Democrazia Cristiana, che hanno condiviso, comunque, fra fatti e misfatti, cinquant’anni della politica italiana della ‘prima Repubblica’.
Come pure è una nota stonata, in assoluto, il silenzio dei tanti componenti la corrente andreottiana, molti dei quali ancora vivi e vegeti se non addirittura in attività (politica), dai quali era legittimo aspettarsi la partecipazione per la scomparsa del loro vecchio leader.
Forse un modo per non far tornare a galla il passato di rapporti con un leader divenuto, nel tempo, personaggio scomodo ?
 
Lettra firmata 
   

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it