Gli abiti della principessa Dorotea Statella. Parla il barone Franzo Bruno

Gli abiti della principessa Dorotea Statella (1741-1824) protagonisti della mostra allestita nei giorni scorsi a Villa Spaccaforno a Modica.

La villa, storica residenza della famiglia Bruno Statella, ha ospitato alcuni modelli realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania che richiamano gli antichi e bellissimi abiti di Dorotea Statella, figura di rilievo della nobiltà siciliana del XVIII secolo.

Gli abiti di Dorotea sono stati donati dalla famiglia alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti (Firenze).

Ma gli abiti sono emblematicamente tornati in patria, grazie all’iniziativa, voluta dal barone Franzo Bruno di Statella e concretizzata dagli studenti dell’Accademia in collaborazione con l’Archivio di Stato di Ragusa che conserva gran parte della documentazione della storica famiglia Statella.

Franzo Bruno di Statella, come nasce questa iniziativa ?

Ha origine, in qualche modo, nel 1997, quando abbiamo donato la collezione degli abiti di Dorotea Statella alla galleria del Costume di Palazzo Pitti, a Firenze. La mostra venne allestita e curata da Carlo Sisi, direttore della Galleria d’Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze.

Da quel momento, si è sempre più consolidato il desiderio di valorizzare e di far conoscere anche in Sicilia questa bellissima collezione. Dalla collaborazione con l’Archivio di Stato, che conserva tutta la documentazione della famiglia Statella e con l’Accademia di belle Arti, è nata l’idea di ricreare alcuni abiti della collezione, rivisitati con lo stile degli studenti nel laboratorio sartoriale, coordinato dal professore Vittorio Vicari. C’è stato poi un momento cui studio e di approfondimento con il professore Vicari e con Vincenzo Cassì, direttore dell’Archivio di Stato di Ragusa.

Chi era Dorotea Statella e perché questa nobildonna aveva un guardaroba così elegante e ricco ?

Dorotea Statella era nipote di Francesco Maia Statella, che fu Gran Siniscalco del Regno e ricoprì altri ruoli importanti nel Regno di Sicilia. Queste famiglie frequentavano gli appuntamenti mondani più importanti. Ecco perché un guardaroba simile. Il suo è lo stile dell’aristocrazia del tempo. Si aggiunge senz’altro il particolare gusto di questa nobildonna.

Un’iniziativa unica la vostra. Ci sarà un futuro?

È ciò che vogliamo. L’idea e il progetto è quello di continuare su questa falsariga e far conoscere il patrimonio storico e culturale della famiglia Statella (che furono signori di Spaccaforno, l’odierna Ispica), conservato all’Archivio di Stato. Potrebbe esserci un’altra iniziativa il prossimo anno.

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