Giustizia, lealtà, ordine, meritocrazia. La primavera modicana immaginata da Maria Monisteri. L’intervista

A tre giorni dall’approvazione della delibera di dissesto, il sindaco Maria Monisteri parla, in preda ad una condivisibile sofferenza, del momento che sta vivendo lei come amministratore e la sua città come destinataria di servizi. Quella Modica che è dovuta fermarsi perchè in sofferenza finanziaria. “E’ stata una decisione sofferta e molto meditata. Non è stato facile, non avevo altra scelta, non c’era altra strada – spiega Maria Monisteri – non si riusciva a mantenere gli equilibri di bilancio, diventava sempre più impossibile assicurarli. Ci siamo dovuti fermare, i numeri che lo imponevano. Debbo dire che questa non è stata e non era la mia sola opinione ma era anche quella della dirigente responsabile finanziaria dell’ente. Ce l’aveva detto pure la Corte dei Conti, ce lo aveva riconfermato la relazione dei Revisori dei conti. Che fosse il momento di fermarci ce lo avevano suggerito un pò tutti. Lo avevo saputo e, per il mio ruolo di responsabilità, ho detto che, oramai, era il momento di fermarsi e di ricominciare. Certamente capisco che non è stata una scelta condivisa ma sono sempre più convinta che era l’unica strada da percorrere. ”.

Perchè non lo ha fatto prima?

“Mi chiede perchè non l’ho fatto prima. Farlo prima sarebbe stato solo un agire in maniera affrettata. Prima ho dovuto e voluto valutare. Non nascondo che abbiamo fatto un’attentissima disamina perchè quando si deve ricominciare si deve sapere da quale punto si sta iniziando”.

Cosa cambierà per la città?

“In città saranno garantiti tutti i servizi che finora sono stati erogati. Dico però che sarà eliminato il superfluo e ci sarà un’amministrazione più controllata. Come è giusto che sia”.

Tra i criteri del dissesto ci sono diverse voci che lasciano di che pensare e che muovono dei dubbi. Aumenti di tariffe, mobilità di personale interruzione di servizi. Sarà così?

“ Le aliquote dei tributi locali dovranno essere al massimo ma già  tutti sappiamo che, nel nostro Comune, esse sono al massimo da 12 anni. Riduzione del personale? Macchè: il parco dipendenti è sotto numerico in maniera notevole, non c’è alcun esubero di personale. Debbo affermare che si farà ordine, si darà spazio alla meritocrazia ed assicuro che non ci sarà mobilità perchè non c’è personale in più nei nostri organici. Tutto sarà calmierato e verrà cancellato il termine gratuità, ripeto non ci saranno più gratuità. Modica è una città che offre tanti servizi, mi permetto di dire ai cittadini di fare il confronto con le altre città limitrofe. Continueremo a dare i servizi ma non ci potremo più mantenere è il vocabolo gratuito”.

Modica sarà sempre bella?

“Sarà una città sempre bella, più snella e senza orpelli. Dobbiamo puntare a garantire l’essenziale e ad assicurare i servizi alle fasce più deboli. Senza interruzione manterremo i servizi che abbiamo dato alla comunità, quelli di asilo nido, di scuolabus, mensa, centro disabili ed altro”.

C’è da aspettarsi una revisione in giunta dopo quanto accaduto in aula con l’abbandono di un bel gruppo di consiglieri della sua maggioranza?

“Ci sto pensando, mi debbo riprendere dalla scarica di adrenalina delle quattro ore e mezza della seduta del Consiglio comunale. Certo c’è da valutare il riassetto politico dopo l’effetto sorpresa in Consiglio e, come è mio solito, debbo fare delle valutazioni, valutazioni a mente serena. Da donna dello sport mi sento di dire di voler portare avanti quelli che sono i sentimenti di giustizia e di lealtà che solo lo sport ti può dare. Ai miei concittadini affido un messaggio: spero di portare la città di Modica verso una nuova primavera”.   

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