Giudice annulla multa, “correva perché la figlia stava male”. Il commento dell’avvocato Michele Savarese

Dopo che la moglie lo aveva chiamato piangendo per comunicargli che le condizioni della figlia, di soli sei anni, si erano aggravate a rischio della vita, il ragusano G.T. si era subito messo alla guida della propria autovettura per recarsi all’ ospedale di Ragusa. Con lui era a bordo anche l’ altro figlio della coppia di quattro anni. Comprensibilmente sconvolto e preoccupato G.T. nella S.P. 25 che collega Marina di Ragusa con Ragusa aveva superato i limiti di velocità e per tale motivo era stato fermato dalla Polizia di Stato. Gli agenti non hanno voluto sentire ragioni nonostante venisse loro mostrata la documentazione del ricovero della bimba e pertanto procedevano al ritiro della patente del guidatore ed a tutte le sanzioni accessorie.
G.T., dopo che fortunatamente la figlia risultava fuori pericolo, ricorreva all’ autorità giudiziaria tramite l’ Avv. Michele Savarese.
Il Giudice accoglieva la tesi del legale che ha dimostrato in giudizio che il suo assistito non avrebbe potuto tenere una condotta diversa da quella posta in essere. Contestualmente venivano annullati tutti gli atti redatti dagli agenti della Polizia di Stato.
” Non si può sanzionare, ribadisce l’ Avv. Savarese, un padre che viola il codice della strada al fine di raggiungere la propria figlia che versa in condizioni critiche in ospedale. Gli agenti non hanno tenuto conto, in fase di accertamento, dello stato di necessità”.

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