“GESTISCO IL COMUNE IN MODO VIRTUOSO E I CITTADINI MI HANNO PREMIATO PER QUESTO”

29 Feb 2012 14:00

“Il tema delle tasse è stato troppe volte strumentalizzato da una parte della politica, probabilmente per carenza di argomenti”, risponde in modo netto il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale alle accuse arrivate dal Pd.

“L’emergenza che gli enti locali devono affrontare a causa dei mancati trasferimenti di fondi decisi a Roma – continua Dipasquale – è un fatto risaputo. Una situazione catastrofica che da molto tempo cerchiamo di gestire operando delle scelte virtuose come i tagli alle consulenze, alle missioni (3.000 Euro per tutto il 2011), ai dirigenti, alle auto blu, la dismissioni degli affitti, riduzioni drastiche delle spese di telefonia, eliminazione dei Consigli di Quartiere e ridimensionamento della squadra assessoriale da dieci membri a sei. Continuiamo a lavorare in questa direzione e non tollero che una parte della politica cerchi di fare passare la mia amministrazione per un ente che sperpera denaro pubblico. Sinora sono l’unico che si è ridotto l’indennità, 1.000 euro mensili che vengono devolute alla Caritas, e se il famoso ordine del giorno presentato dal Pd indirizzato alla riduzione delle indennità dei consiglieri e degli amministratori del 30% è stato bocciato, nulla vieta ai consiglieri sensibili alla tematica del risparmio di fare come me”.

Gli aumenti ci sono, ammette Dipasquale, nell’ottica di una rimodulazione dei servizi che il Comune di Ragusa, come tutti in Italia, è stato costretto ad affrontare.

“Il principio che ha sostenuto la strategia adottata – sottolinea il Sindaco – è quello di tutelare le fasce più povere e chiedere un giusto contributo alle famiglie con i redditi più elevati, unica politica accettabile in questo periodo di grave crisi economica. Purtroppo il Comune non può più permettersi di erogare servizi a costo zero indiscriminatamente se vuole mantenere i bilanci in ordine. Non porteremo in dissesto l’Ente che amministriamo, su questo sono categorico”.

Il sindaco di Ragusa, coadiuvato dal Capo di Gabinetto dott. Giuseppe Salerno, passa in rassegna voce per voce le nuove tariffe adottate (per alcune è prevista una fascia di esenzione che viene tutelata) e le confronta con le tariffe degli altri comuni iblei e i capoluogo siciliani, risultando perfettamente in media.

– Espurgo pozzoneri: prima il Comune faceva pagare il servizio 15 Euro per un camion, a fronte di una spesa del Comune di 62 Euro ottenuta da una convenzione, mentre il prezzo di mercato ammonta a 150 Euro. Adesso la tariffa ammonta a 62 Euro, andando a coprire interamente il costo del servizio.

– Retta asilo nido: il costo mensile viene stabilito da fasce di reddito che fanno riferimento ai parametri ISEE. La fascia meno abbiente si vede ridurre a zero la retta da 7,05 Euro mensili, la seconda fascia che pagava 9,91 Euro adesso ne pagherà 10,00 e poi via via, fino ad arrivare alla tariffa massima che prima era di 158,67 Euro e ora arriva a 205,00.

– Mensa scolastica: i buoni pasto costeranno alle famiglie ragusane da 0,25 Euro, per la prima fascia, a 2,15 Euro. Viene sempre confermata la fascia esente.

– Tariffe cimiteriali: la concessione del suolo per opere cimiteriali Euro 400.

– Tarsu: abitazione principale 2,31 Euro.

– Canoni idrici: le tariffe applicate sono le meno care in Sicilia tra i comuni capoluogo, ad eccezione di Enna. Superata la tariffa minima di 125 Euro è prevista per le famiglie ragusane anche la possibilità di rateizzare.

“La pressione tributaria c’è – conclude Nello Dipasquale – ma è stata decisa in modo responsabile e i cittadini capiscono bene le motivazioni che l’hanno determinata. Per qualità dei servizi siamo tra i primi comuni capoluogo in Sicilia e ritengo che sia inopportuno inaspire i toni su materie fiscali, proprio in questo periodo di gravi difficoltà. Le dichiarazioni del Pd lasciano trasparire una mancanza di responsabilità e il ricorso alla demagogia spicciola dimostra poco rispetto per la collettività. Il 2012 sarà un anno molto difficile e chiedo ad ognuno di fare la propria parte”.