FUMO DI TERZA MANO

Si intende per ‘fumo di prima mano’ quello inalato direttamente dal fumatore, per ‘fumo di seconda mano’ quello esalato e  proveniente dalla sigaretta accesa da altri e per ‘fumo di terza mano’ (thirdhand smoke – THS) quello che si deposita sugli oggetti e le superfici di casa o dei luoghi di lavoro e che si è scoperto divenire progressivamente più tossico col passare del tempo.

Al Meeting Nazionale dell’American Chemical Society (ACS, la più grande società scientifica del mondo), che si sta tenendo a Dallas (dal 16 al 20 Marzo 2014) è stata presentata una ricerca i cui dati, proprio riferiti a quest’ultimo tipo di fumo, rivelano che è altrettanto, se non maggiormente dannoso del fumo di sigaretta inalato attivamente o passivamente poichè anch’esso in grado di modificare il DNA e provocare tumori.

Il fumo di terza mano, per il fatto di depositarsi su qualsiasi superficie, può rappresentare una ben più grave minaccia soprattutto per i bambini piccoli che sono soliti mettere i giocattoli e altri oggetti in bocca.

Il professore della Lawrence Berkeley National Laboratory, Bo Hang, che ha presentato questa ricerca, ha detto che gli effetti dannosi del fumo di terza mano sono noti già dal 2009, ma che adesso siamo in possesso di dati ed evidenze che suggeriscono quanto pericoloso sia per la salute umana. I ricercatori hanno scoperto che molte delle oltre 4.000 sostanze presenti nel fumo di seconda mano, che si diffonde attraverso l’aria quando una sigaretta viene fumata, persistono in casa per lunghissimo tempo durante il quale vanno a reagire con inquinanti indoor, con l’ozono e altre molecole, creando composti nuovissimi, alcuni dei quali cancerogeni. Una caratteristica importante di THS è la sua capacità di subire trasformazioni chimiche durante i periodi di invecchiamento. Come dimostra lo studio, la nicotina reagisce con l’acido nitroso  (HONO, un inquinante di interni) per formare nitrosammine specifiche del tabacco ( TSNAs ) come l’NNA  e l’NNK.

In particolare l’ NNA, è in grado di legarsi al DNA formando un addotto ingombrante che, al pari di altri addotti meglio conosciuti ha la capacità di causare mutazioni genetiche, le quali, a loro volta,  possono portare alla crescita incontrollata delle cellule e quindi alla formazione di tumori.

L’obiettivo di questo studio era di valutare la genotossicità di THS in linee cellulari umane utilizzando due test in vitro che simulavano esposizioni a breve termine (acute)  e a lungo termine (croniche). L’esposizione al TSH delle cellule, sia a breve che a lungo termine, ha provocato aumenti significativi di rotture del DNA. Le colture cellulari esposte a soli NNA hanno mostrato i livelli più elevati di danni al DNA.

NNA è assente nel  fumo passivo appena emesso, ma è il composto secondario che si forma in maggior quantità quando reagisce con l’acido nitroso.

Così come ci sono voluti anni per stabilire gli effetti cancerogeni del fumo di prima mano, la connessione tra fumo di terza mano o NNA e cancro potrebbe richiedere molto tempo, tuttavia, il suo potenziale genotossico , un aspetto critico nella valutazione del rischio , è praticamente testato e  purtroppo i dati sono abbastanza convincenti tanto che in California è stato costituito già dal 2010 un consorzio di ricerca dedicato alle indagini sugli effetti nocivi del fumo di terza mano.

«Il miglior argomento perchè le istituzioni vietino il fumo in casa è proprio il fumo di terza mano» ha detto Hang.       

 

 

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