“FU CROCIFISSO TRA DUE LADRONI”

 

Domenica delle Palme: nel commentare il racconto della Passione di Gesù, durante l’Omelia, il Celebrante si è soffermato  sui due ladroni tra i quali fu crocifisso Cristo ed ha indicato in due uomini di potere, Erode e Pilato altri due ladroni protagonisti dell’evento della Passione di Cristo.

Questo discorso, Dio mi perdoni,  mi ha fatto distrarre dal sacro rito e mi ha fatto pensare alla presenza del Crocifisso nelle nostre aule scolastiche , sino a che ce lo faranno tenere!  Ma in particolare mi ha fatto pensare a quello che è toccato al crocifisso nella prima metà del secolo scorso.

Era obbligatorio affiggere nelle aule i ritratti del Re e della Regina e, in mezzo, il crocifisso, e sin qui nulla da eccepire, anche se Vittorio Emanuele III, come tutti i Savoia Re d’Italia,  non era certo un credente e un praticante.

Affermatosi il Regime Fascista ,il ritratto della Regina fu messo in soffitta e sostituito con il ritratto di Benito Mussolini.

Il nostro popolo che si è sempre riservato il diritto al commento mordace salutò così la novità:

“L’hanno rimesso nuovamente tra i due ladroni!”

“Sì, però ,quando lo crocifissero, uno dei due era buono…”

Laura Barone

 

 

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