FONDI EX INSICEM E LE PENALIZZAZIONI IN DANNO DEL TERRITORIO IBLEO

“L’area iblea, ancora una volta, rimane fuori da tutto. In particolare quando si tratta di attingere a fondi che potrebbero favorire la crescita e lo sviluppo delle Pmi ricadenti sul territorio”. E’ l’amara constatazione espressa dal presidente di Ncd-Sviluppo Ibleo Vittoria, Andrea La Rosa, prendendo atto della polemica riguardante i fondi ex Insicem che ha conosciuto una nuova fase topica proprio nelle ultime ore. “Non voglio scendere nel merito tecnico della questione – aggiunge La Rosa – ma un’annotazione politica non posso fare a meno di farla. E cioè che questi fondi ex Insicem, che erano stati presentati come il rimedio di buona parte dei mali dell’economia iblea, rimangono ancora al palo. E questo è il dato di fatto, almeno finora. E la politica, al di là delle disquisizioni di carattere operativo che avranno pure la loro importanza, non lo mettiamo in dubbio, non ha avuto alcuna forza per incidere su un percorso che si è prolungato sine die e che, giustamente, suscita le perplessità delle associazioni di categoria. Cosa dovrebbero fare le imprese del territorio nel momento stesso in cui le somme tardano ancora ad essere messe a disposizione? I fondi ex Insicem, allora, sono stati una chimera, l’ennesima presa in giro per la nostra realtà? Così come è accaduto con la questione dei contributi in conto interessi che, dopo la decisione della Regione di modificare le carte in tavola, finiranno con il penalizzare numerose aziende che, pur nutrendo una legittima aspettativa, non percepiranno neppure il becco di un quattrino? E’ una storia che si ripete. E, purtroppo, una storia che riguarda molto da vicino l’area iblea. Nessuno sa niente, ad esempio, della intricata vicenda dei fondi legati al potenziamento del porto di Pozzallo che erano stati dati per certi e che, invece, sembrerebbero ora dirottati altrove? Non vogliamo coltivare dietrologia a buon mercato. Ma tutti gli indizi portano a pensare che ci sia un disegno strategico per colpire nello specifico proprio questo lembo della Sicilia che in passato, a pena di grossissimi sacrifici, è riuscito ad emergere grazie alla capacità dei propri imprenditori. Oggi, però, il quadro di riferimento si è molto modificato a causa della crisi. Oggi occorrerebbe sfruttare al meglio tutte le occasioni che ci si presentano. E invece, nonostante gli anni trascorsi, ci ritroviamo ancora a parlare di problematiche legate ai fondi ex Insicem come se fosse la cosa più naturale del mondo. Purtroppo non è così. Perché se queste risorse economiche non sono state ancora messe a disposizione dobbiamo ritenere che ci sia stato qualcosa che non ha funzionato per il verso giusto. Corretto replicare con le argomentazioni tecniche a chi solleva interrogativi tecnici. Ma il punto è che i soldi ancora non ci sono. E le imprese soffrono”.

 

 

 

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