FLAMENCO, FOLK E LIRICA: NON MANCA PROPRIO NIENTE A “NOTTI AL CASTELLO”

Dal folk al flamenco, passando per la lirica. Anche ieri sera, così come è accaduto negli altri giorni della settimana che ha appena chiuso i battenti, tutto esaurito a “Notti al Castello” che, prestando fede alla linea di “arte e incanto” voluta dall’ideatore Amedeo Fusco, ha immerso gli oltre quattrocento visitatori in un’atmosfera d’altri tempi. «La prima cosa che diciamo a chi ci viene a trovare – afferma Fusco – è di godersela sino in fondo, di rilassarsi al massimo e di lasciarsi trasportare dai vari eventi che di volta in volta sono programmati. E’ questo lo spirito ideale per vivere al meglio “Notti al Castello” che, anche per questa edizione, sta facendo registrare la presenza di numerosi visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero». La kermesse ideata da Fusco proseguirà anche domani, martedì 14 agosto, giorno 15, il 16 e domenica 19. Ogni sera spettacoli al via a partire dalle 21 e sino a mezzanotte. Ieri sera particolarmente apprezzate le arie cantate dal soprano Giulia Rizza, con l’accompagnamento al piano di Fabrizio Arestia. Da “Vedrai carino”, tratto dalle Nozze di Figaro di Mozart, a “Vaga luna che inargenti”, di Vincenzo Bellini; da “Caro il mio ben” di Giuseppe Giordani ad un altro classico di Mozart, “Deh vieni non tardar”. Tutte esecuzioni molto applaudite dal pubblico che ha assistito alle varie performance, dimostrando di apprezzare l’interpretazione di un soprano come la Rizza che, per la prima volta, si è esibita a “Notti al Castello”. Anche il folk ha recitato un ruolo da protagonista con il gruppo Horus, formato da Mirko Marsiglia, Milena Di Rosa e Massimiliano Sammito, che ha proposto, tra gli altri, brani di Rosa Balistreri e pezzi celebri della tradizione siciliana come il sempreverde “Sciccarieddu”. La serata, poi, è stata resa ancora più frizzante dall’esibizione estemporanea della compagnia “Sol Duende” che, cimentandosi nell’arte del flamenco, ha proposto farruca e tangos grazie alla maestria delle bailaore Rossella Schembri, Stefania Patti e Angela Nobile, accompagnate da Massimiliano Martines alla chitarra e da Ugo Rosso al cajon. Quindi, l’immancabile performance di Giovanni Virgadavola, il “cuntastorie” che, grazie alla sua padronanza del dialetto in versi, ha fatto rimanere letteralmente a bocca aperta i numerosi spettatori presenti ammaliati dagli speciali racconti del poeta contadino.

 

 

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