Fiumi e torrenti: stato ecologico cattivo per Ippari e Modica, meglio l’Irminio

Se l’acqua della diga Santa Rosalia non è messa bene, quella dei fiumi e torrenti ragusani non è certamente chiara e dolce. L’Ippari ha la peggiore classificazione sullo stato ecologico e una sufficienza al termine del ciclo completo degli esami chimici; una buona parte dell’Irminio ottiene giudizi sufficienti, mentre il torrente Modica soffre di più. È il giudizio che Arpa Sicilia dà nel rapporto annuale di monitoraggio dello stato di qualità dei fiumi, pubblicato nei giorni scorsi, in cui sono rappresentate le situazioni problematiche in cui versano.


Ippari
L’Ippari “è quasi interamente compreso nell’area individuata come vulnerabile da nitrati – è riportato nel rapporto -. Comprende tre corpi idrici significativi. Il corpo idrico rappresentato dalla stazione di campionamento denominata ‘Fiume Ippari foce T3’, inserita nella rete fitosanitari, è stato monitorato dal 2014 al 2016 per i parametri chimico-fisici e chimici a supporto dello stato ecologico ed è risultato ≤ sufficiente (cioè minore o uguale a sufficiente), mentre per lo stato chimico è risultato non buono. La forte alterazione dello stato trofico, insieme ai superamenti registrati, indicano la necessità di interventi di risanamento e mitigazione degli impatti, le cui cause sono da identificare nelle pressioni già censite sui corpi idrici, consistenti essenzialmente nell’agricoltura, nella zootecnia, nella presenza di scarichi non trattati e nelle alterazioni fisiche e idrologiche dovute all’agricoltura ed alla rete viaria. Il calcolo del LIMeco (descrittore che integra i valori di 4 parametri rilevati su un corso d’acqua: azoto ammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale e ossigeno disciolto) è stato effettuato solo su 3 dei 4 campioni analizzati. Il valore risultante è 0.05, corrispondente ad un giudizio cattivo.


La ricerca degli inquinanti specifici ha riguardato i soli fitosanitari: AMPA, con una concentrazione di 2.4 µg/l, Glifosate con una concentrazione di 0.7 µg/l e Imidacloprid con una concentrazione di 0.6 µg/l. Per il superamento degli Standard di qualità ambientali dei tre suddetti pesticidi singoli e per la sommatoria di pesticidi, il giudizio di qualità è sufficiente. Considerando i risultati dell’indice LIMeco (cattivo) e degli inquinanti(sufficiente), lo Stato ecologico per l’anno in corso è valutato ≤sufficiente. La ricerca degli inquinanti specifici ha riguardato i soli fitosanitari. Lo stato chimico rilevato è buono”.
Irminio
Si sa da tempo che il fiume Irminio soffre soprattutto nella foce. Infatti la stazione di rilevamento dell’Agenzia regionale protezione ambiente giudica “scarso” il LIMeco, cioè i valori su ammoniaca, nitrati, fosforo e ossigeno disciolto, evidentemente più alti rispetto ai parametri di legge, mentre la situazione è migliore nei rilevamenti nella stazione “Ferrovia” (sufficiente) e nella stazione denominata “T3” (buono). Nella stazione “T4” è stata rilevata soltanto la presenza di fitosanitari, con giudizio “elevato”.

Torrente di Modica
Giudizio “cattivo” negli esami sull’acqua prelevata nella stazione di rilevamento “Passogatta”, mentre è “sufficiente” il giudizio sulla presenza di fitosanitari.

Conclusioni generali del rapporto
“Dall’analisi dei dati relativi all’indice LIMeco, acquisiti nel corso del 2021, si evince che il 43% dei corpi idrici presenta un giudizio positivo (elevato o buono), il 29% ricade nella classe sufficiente, il restante 28% presenta un giudizio negativo (scarso o cattivo)”. L’Arpa raccomanda “che tra le azioni da mettere in atto per il risanamento dei corpi idrici, le principali sono rappresentate dalla razionalizzazione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti, nonché dal ripristino delle fasce di vegetazione riparia, che, se ben strutturate, mitigano gli impatti causati da nutrienti e fitosanitari”.

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