Finito l’anno scolastico, ora 100 giorni di vacanze. Nel ragusano mancano mense e palestre

Anche per decine di migliaia di alunni ragusani sono appena iniziate le vacanze più lunghe e più belle. Ieri, infatti, è stato l’ultimo giorno di scuola per le Primarie e Secondarie di I e II grado, mentre la scuola dell’Infanzia chiuderà a fine giugno. Vacanze rinviate per circa 6 mila studenti iblei in totale, impegnati negli esami di terza media, che dovranno essere conclusi entro il 30 giugno, e di maturità, la cui fine è prevista ai primi di luglio. A tal proposito, tornerà l’esame scritto dopo due anni di stop a causa del Covid: italiano e matematica per gli adolescenti, italiano e seconda prova a seconda dell’indirizzo per i giovani che giungono al termine del quinquennio.

Che anno è stato? Sul piano della salute, esattamente come quello precedente: mascherine in aula, gel per le mani, distanziamento e tutte le altre misure anti pandemia. In pieno inverno è ricomparsa anche la temuta didattica a distanza, quando il numero dei casi Covid in classe ha superato il limite di (decreto) legge. Un anno scolastico particolare, inoltre, da fine febbraio in poi quando alcune scuole ragusane hanno accolto studenti profughi dall’Ucraina in guerra. Per loro, come disposto dal Miur, non ci saranno esami.

Tutto uguale al resto d’Italia? Non proprio. Come risultato dal rapporto sulla Qualità della vita de Il Sole 24 Ore, pubblicato lunedì scorso, la scuola ragusana patisce un problema di infrastrutture. Il primo riguarda l’assenza delle mense. Sulle 107 province nazionali, Ragusa è a 105.mo posto. Un incredibile ritardo. La mancanza del servizio mensa blocca sul nascere lo svolgimento del tempo pieno, dall’Infanzia alla Secondaria di I grado, passando per la Primaria. E il prossimo anno ci saranno soltanto 19 classi a tempo pieno in più, una miseria. Parte dei fondi del Pnrr dovrà servire a colmare questa differenza con altre regioni in cui il servizio è presente da almeno vent’anni e apprezzato dalle famiglie.

Un altro problema sono le strutture sportive. Siamo all’82.mo posto per percentuale di palestre presenti negli edifici scolastici. Non è un caso che la nostra provincia sia agli ultimi posti per numero di bambini frequentanti corsi di sport di base, senza contare che la Sicilia è fra le regioni a maggiore rischio di obesità infantile.

La Regione Siciliana ha deliberato la data d’inizio del prossimo anno scolastico: lunedì 19 settembre. Al netto delle scelte autonome di ogni singolo istituto, saranno 100 i giorni consecutivi di vacanze per gli alunni più meritevoli. Cifra tonda, unica in Europa.
Nei prossimi giorni saranno resi disponibili via registri elettronici i risultati degli scrutini. Gli esami di riparazione si terranno a fine agosto, ma soltanto per i ragazzi di Secondaria di II grado che dovranno recuperare una o più discipline.  

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