Festa dell’Immacolata: la processione ieri sera a Ragusa

Sono stati come sempre numerosi i fedeli che, ieri sera, hanno animato la processione in onore dell’Immacolata, ultimo atto di una festa che, a Ragusa, affonda le radici nelle tradizioni dei secoli andati (è fatto risalire addirittura al 1743 la recita dell’atto di affidamento della città alla protezione della Vergine, lo stesso celebrato la sera della vigilia). All’uscita dalla chiesa di San Francesco in piazza Chiaramonte, nel quartiere di Ibla, l’incedere del simulacro della Santa Madre di Dio è stato salutato da grida di giubilo e da una pioggia di cartigli colorati con la scritta “Viva Maria”. Ma anche i palloncini colorati di bianco e di azzurro, i colori che sono accostati alla Vergine, hanno rappresentato un elemento scenografico di indubbio valore.

Poi il tradizionale corteo, con la recita delle preghiere e la banda musicale “San Giorgio” che ha contrappuntato i momenti di vuoto attraverso l’esecuzione di alcune marce. Un richiamo insostituibile per i devoti. Ma anche per i turisti che, così come accade ormai con frequenza, hanno fatto capolino tra i fedeli per ammirare lo straordinario passaggio del simulacro. La processione è stata anche un modo per mettere in evidenza la santità e la purezza di Maria. Lo ha ricordato il rettore della chiesa di San Francesco all’Immacolata, padre Pietro Floridia, parroco del Duomo di San Giorgio, durante l’omelia che ha preceduto il corteo religioso.

Quest’ultimo si è snodato per le principali vie del quartiere barocco. I fedeli hanno poi fatto ritorno in chiesa dove il simulacro è stato riposto. Non prima, però, di avere avuto l’opportunità di ammirare i fuochi pirotecnici. “Anche nel corso di questa edizione – dicono i componenti del comitato organizzatore – abbiamo cercato di rendere questi significativi momenti di fede un appuntamento irrinunciabile per i credenti.

E siamo contenti che la partecipazione continui ad essere consistente, un modo per condividere assieme a noi la devozione nei confronti della Madre di tutti. Significa che i messaggi lanciati nel corso degli ultimi anni hanno colto in qualche modo nel segno”.

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