Fatture: il Comune di Ragusa le paga in 21 giorni, Modica in 249

Peggiora l’indice di tempestività dei pagamenti dei comuni iblei. Per tutti, tranne per uno: Ragusa, che è anche l’unico capoluogo virtuoso nell’Isola.

Dati del Csel

E’ quanto si ricava leggendo i dati di una ricerca condotta dal Csel, Centro studi enti locali, sul saldo dei debiti commerciali dei comuni entro il limite massimo consentito dalla norma di riferimento, il Dlgs n.231/2002. Il decreto legislativo fissa il saldo in trenta giorni (che diventano sessanta in casi particolari) dalla data di ricevimento della fattura o richiesta di pagamento.

Capoluogo virtuoso in Sicilia

Nel 2022, il Comune di Ragusa ha fatto ancora meglio della norma: 21 giorni, in media, per pagare fornitori e liberi professionisti rispetto alla data di ricezione delle fatture, così da abbassare addirittura i 25 giorni dell’anno precedente.
Fra tutti i capoluoghi della Sicilia solo Messina si avvicina a Ragusa, con pagamenti medi di 37 giorni dalla data di ricezione delle fatture. Tutti gli altri hanno fatto peggio, con le punte negative di Palermo (80 giorni) e Catania (70).  

Modica, attesa da…parto

Ma questo è niente al confronto con Modica. Ogni mattina, liberi professionisti e fornitori sanno che dovranno avere molta pazienza prima di vedere sul conto corrente il saldo delle rispettive fatture intestate a Palazzo San Domenico: 249 giorni. Sì, più di otto mesi, quasi un parto di neonato dopo normale gestazione. Rispetto al 2021, Modica ha peggiorato l’indice di pagamento di 39 giorni, un altro segnale delle note difficoltà di cassa.

I cinque mesi di Pozzallo

Lunghe attese anche a Pozzallo (151 giorni, dai 137 nel 2021), Comiso (147 giorni, erano 78 nel 2021) e Scicli (76 contro i 45 del 2021).
Gli altri comuni non hanno comunicato la media annuale richiesta. Il Csel fa comunque notare come i tempi di pagamento nei tre trimestri dell’anno da parte dei comuni di Vittoria, Giarratana, Monterosso e Acate erano “abbondantemente lontani dal tetto dei 30 giorni”. Occorre ricordare che nel 2021, Acate aveva fatto registrare pagamenti in 436 giorni, cioè dopo oltre un anno e due mesi dalla ricezione della fattura!
Inadempienti all’obbligo di comunicazione dei dati sono risultati Ispica, Santa Croce Camerina e Chiaramonte Gulfi.

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