FAILLA: PIU’ DI UN TERZO DEI DIPENDENTI E’ SOTTO PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

“Il clima determinatosi a Palazzo S.Domenico è tipico della caccia alle streghe e mina  profondamente l’immagine della città e del suo Palazzo di Governo”.

“In un solo anno 160 provvedimenti disciplinari avviati in danno di altrettanti dipendenti comunali. Un primato da Inquisizione. Più di un terzo del totale dei dipendenti comunali”.

Lo ha detto il Vice Presidente del Consiglio provinciale, Sebastiano Failla che aggiunge:  

“Invece di creare un rapporto reciproco di collaborazione tra amministrazione e dipendenti comunali determinando effetti positivi sul rendimento della macchina al servizio del cittadino, assistiamo da parte dell’Amministrazione Buscema  ad una azione repressiva nei confronti del personale senza precedenti e contraria a qualsiasi azione di buon senso amministrativo. Questo clima  non fa bene alla città e diventa un alibi per non discutere nei problemi nel merito e scaricare responsabilità”.

“La verità è che oggi la città è ferma e si brancola nel buio individuando facili bersagli determinando un clima irrespirabile”.

“Atteso che  tale manicheismo- prosegue Failla-  non rende onore alla storia della nostra città, esprimo la più condivisa solidarietà ai dipendenti comunali e chiamo in causa le forze sindacali a difesa della dignità professionale dei lavoratori. Mi rivolgerò al Prefetto per denunciare questa situazione”.

“Il mio non vuole essere solo un disgelamento di interne questioni tra amministratori e dipendenti, ma la denuncia di un atteggiamento certamente privo di qualsiasi forma di collaborazione e spirito costruttivo con il personale dell’ente che tutti i giorni svolge un lavoro oscuro e prezioso,nella maggior parte dei casi”.

“Mi auspico -prosegue Failla- che la questione possa rientrare in un alveo di collaborazione tra le parti. Rimane, comunque, lo stupore per questo processo al corpo del personale. Un nuovo e triste primato che mai ci saremmo sognati di stigmatizzare e che  spalanca un altro pericoloso baratro per la Città di Modica”. (r.m.)

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