FACCE DI BRONZO

Ogni proponimento di evitare la volgarizzazione della campagna elettorale, di fronte all’encomiabile faccia di bronzo di alcuni esponenti del PDL ragusano, diventa uno sforzo destinato a soccombere.

E’ impossibile restare muti di fronte a tanta sfrontatezza, a tanta mancanza di vergogna; da alcuni lustri assistiamo ad accuse di ogni genere rivolte dalla magistratura contro Berlusconi, accuse per reati spesso sotto gli occhi di tutti, impossibili da contestare senza avere facce di bronzo. Eppure non abbiamo mai commentato queste miserie, convinti che le battaglie politiche si dovessero fare sugli interessi del Paese, e non sulle miserie umane; questo malgrado Berlusconi, per difendersi, abbia di fatto paralizzato l’attività del governo e dell’intero Parlamento e cercato di screditare metà delle istituzioni nazionali.

Adesso, di fronte ad una accusa rivolta al Presidente Lombardo, anch’essa tutta da dimostrare, il PDL ragusano (guardandosi bene dal mettere una firma sotto la sigla) si indigna e chiede le dimissioni del Presidente della Regione siciliana.

Questo malgrado siamo certi che, per una questione di serietà e di coerenza istituzionale, Lombardo si sottoporrà al giudizio del Tribunale, senza sfuggire con ogni mezzo lecito ed illecito come regolarmente da tanti anni fà Berlusconi.

Un’ulteriore occasione di dignità perduta per il PDL, ormai entrato in un’ottica folle di superiorità, per cui tutto è consentito, anche sfidare le intelligenze degli italiani. Che peccato!

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it