È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
FA DISCUTERE LA MOZIONE SUL CONSORZIO UNIVERSITARIO PRESENTATA DA IDV AL CONSIGLIO PROVINCIALE
25 Feb 2012 09:52
La mozione presentata nell’ultimo consiglio provincial dal consigliere Giovanni Iacono (Idv), prevedeva la messa in liquidazione il Consorzio Universitario ibleo, proponendo tuttavia la salvaguardia occupazionale dei 31 dipendenti del consorzio, ad opera della provincia stessa. “Una soluzione che ci risulta improponibile ed inattuabile – stigmatizza Giorgio Iabichella, segretario provinciale Fials – Confsal – sia dal punto di vista procedurale che giuridico”.
“Ipotizzando per assurdo che la Provincia di Ragusa assumesse i lavoratori oggi in forza al C.U.I.- spiega Iabichella – anche se giuridicamente non lo potrà mai fare per una serie di motivazioni forse estranee al consigliere Iacono ed al sindacato a cui fa riferimento, allora dovrebbe assumere pure i lavoratori appena licenziati dall’Ato Ambiente, i precari dell’Azienda sanitaria e quelli della scuola. Magari, il Consigliere Iacono, potrebbe proporre pure l’assunzione diretta, da parte dell’Ente Provincia, dei lavoratori modicani delle strisce blu, da mesi nel limbo della precarietà”.
“La nostra provocazione – continua il segretario provinciale Fials Consal – non ce ne vogliano i Consiglieri provinciali che, molto attenti, hanno invitato Iacono a rivedere la sua mozione ed a ripresentarla, intende stigmatizzare la proposta inapplicabile del Consigliere provinciale di Idv, invitandolo a non strumentalizzare i lavoratori e la loro buona fede, promettendogli cose irrealizzabili, per il raggiungimento di scopi personali o politici”.
“Proponiamo, invece – conclude Iabichella – alla Giunta provinciale di lavorare per migliorare l’Università iblea e di riprogrammare un ripristino delle facoltà più appetibili, come giurisprudenza, al fine di costituire a Ragusa il quarto polo universitario siciliano. Se Catania non avesse scommesso nell’Università, nel lontano 1434, non sarebbe oggi una delle più grandi del Sud Italia, con 62.000 iscritti e oltre dodici facoltà”.
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